Michele Misseri, torna libero. Lo "zio michele", che ha scontato - ottenendo una riduzione di pena di oltre 400 giorni - la condanna a 8 anni di carcere per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, che fu uccisa a 15 anni e buttata in un pozzo il 26 agosto del 2010, tornerà nella sua Avetrana - teatro del delitto -domenica. Non si conosce l'orario della scarcerazione, ma si sa che Misseri, attualmente è detenuto nel carcere di Lecce, tornerà a casa domenica 11 febbraio.
Zio Michele torna a casa, accesso vietato vicinol alla villa del delitto
E il paese nel tarantino si prepara con uno «stop al circo mediatico».
Per questa ragione il sindaco di Avetrana ha predisposto un'ordinanza che vieti l'accesso alla straas. Stop dunque ad auto e mezzi motorizzati (si potrà tuttavia accedere a piedi). In queste ore il primo cittadino sta mettendo a punto l'ordinanza che potrebbe prevedere anche il divieto di stazionamento nella zona come avvenne già nel febbraio del 2017 quando Zio Michele fu arrestato. Secondo le indiscrezioni l'ordinanza, che non è ancora stata pubblicata, riguarderà l'intera strada proprio per lasciare tranquilli i residenti che non vogliono ritrovarsi assediati da curiosi e giornalisti.
I residenti e il sindaco
«Speriamo che il circo mediatico duri poco e che non si ripeta l'assalto delle telecamere e dei giornalisti in cerca di scoop. Siamo davvero stanchi», hanno detto nei giorni scorsi i residenti. «Noi auspichiamo che non ci sia più lo stesso circo mediatico dell'epoca. Credo di no, ma l'augurio è questo, anche per rispetto alla memoria di Sarah e alla sua famiglia. Vogliamo che Avetrana sia ricordata per altro, non per questo triste e doloroso evento». dice il sindaco, Antonio Iazzi.
L'omicidio
Per l'omicidio sono state condannate la moglie di Michele, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina, che stanno scontando l'ergastolo nel carcere di Taranto. La casa dei Misseri, in via Deledda, dove Sarah fu uccisa secondo la ricostruzione degli inquirenti da Cosima e Sabrina (mentre zio Michele si sarebbe occupato della soppressione del cadavere), «mi risulta - riferisce il primo cittadino - che sia abbandonata da anni. L'altra figlia di Michele del resto viveva già fuori».
A scatenare il delitto, secondo le sentenze, furono rivalità sentimentali e dissapori tra Sabrina e Sarah. Il sindaco Iazzi spiega infine che «qualora pervenissero richieste ai servizi sociali, si farà quello che è previsto per una persona nello stato di Michele Misseri. Non vorrei che si enfatizzasse questa cosa. I servizi sociali farebbero quello che è previsto per le categorie di soggetti come può essere un ex detenuto. Misseri è stata sempre una persona autonoma. Fino all'altro ieri non era giunta comunque alcuna richiesta in tal senso».