Con l'operazione «Tramonto», ha detto Lombardo, sono stati ricostruiti «i movimenti di capitale e le risorse accumulate da Nella Serpa e dalla sua famiglia nel corso degli ultimi 20 anni. Un'indagine nata dopo l'operazione Tela del ragno, nel corso della quale è stata arrestata la stessa Serpa, e che aveva evidenziato una sproporzione tra i beni posseduti ed i redditi dichiarati».
«Nella Serpa - ha detto il col.
Brancati - è inserita a pieno titolo nella consorteria criminale ed è estremamente pericolosa. Nel corso degli anni, lei ed i suoi familiari hanno anche cercato di sviare le indagini intestando parte dei beni ad altre persone, ma sempre imparentate con la famiglia». La «splendida collaborazione» tra carabinieri e guardia di finanza è stata sottolineata da Colella. Dalle indagini, ha riferito Colella, è emersa una sperequazione di 700 mila euro tra le spese sostenute e i redditi dichiarati. Oltre ai beni per 11 milioni di euro, carabinieri e finanzieri hanno sequestrato anche 600 mila euro in contanti custoditi su conti correnti, depositi bancari, polizze e titoli.
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