Cerca di cogliere un fiore per la moglie:
ottantenne scivola nel canale e muore

Domenico Dall'Agata (foto Frasca)
di Raffaella Troili
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 15:28
Signori si nasce e Domenico è morto con un fiore in mano. Una fine da gentiluomo, qual era lui. Come fanno solo i bambini, come non fa più nessuno, si è chinato per cogliere quella meravigliosa giunchiglia avvistata lungo il canale del Mulino. Aveva 82 anni, il fisico acciaccato, un’ischemia alle spalle, ma una passione intatta, sua moglie: così quella pazza tragica regista che è la vita, l’ha fatto affondare, cadere giù per sempre, sotto gli occhi del suo grande amore. I due erano scesi dalla macchina per passeggiare assieme al cane lungo il ciglio del corso d’acqua che costeggia via Firenze alla periferia di Forlì. Domenico Dall'Agata (foto Frasca) era fatto così, non era la prima volta che si piegava per raccogliere un ranuncolo, una margherita, un fiore di campo per la sua compagna di vita (possiamo immaginare quanti altri omaggi e le attenzioni le dedicasse).



Si è avvicinato all’argine, guarda che belle quelle giunchiglie mi amor, le avrà detto galante, te ne voglio proprio prendere una. Ma il terreno erboso, reso viscido e molle dalle recenti forti piogge, l’ha tradito. Questione di un attimo, ha raccontato la donna: è improvvisamente scivolato, cadendo in acqua, più profonda del solito dato che il piccolo canale è ancora gonfio per le piogge. L’anziano è andato sott’acqua, davanti agli occhi impotenti e disperati della moglie ottantenne. Che ha iniziato a urlare, richiamando alcuni passanti che però quando sono riusciti a recuperare il corpo di Domenico, ad alcune centinaia di metri a valle rispetto al luogo della caduta, era già morto annegato come ha constato poi il personale del 118.



Una fine tragica e improvvisa che ha scosso la cittadina di Forlì. Domenico fino all’anno scorso era il barbiere di tutti, dei vip e non solo, il più accorto e premuroso. Un’istituzione. Cavaliere del lavoro, orgoglioso e fiero di quel che aveva portato avanti in città, nobile d’animo. Tant’è che nessuno si è poi tanto sorpreso che a portarselo via, non sia stato un acciacco, ma un ultimo gesto d’amore.
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