Milano, frasi razziste alla Kyenge: Borghezio condannato a risarcire 50mila euro

Milano, frasi razziste alla Kyenge: Borghezio condannato a risarcire 50mila euro
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Giovedì 18 Maggio 2017, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 09:11
I giudici della quarta sezione penale di Milano hanno condannato l'europarlamentare Mario Borghezio per aver pronunciato alcune frasi razziste contro Cecile Kyenge. I giudici hanno stabilito che l'esponente della Lega Nord deve risarcire l'ex ministro con 50mila euro, oltre a dover pagare le spese legali sostenute dalla Kyenge, che si è costituita parte civile. Borghezio, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, è stato condannato per discriminazione razziale a una multa di mille euro e al pagamento delle spese legali. Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni. Al centro del processo le frasi pronunciate da Borghezio durante la trasmissione radiofonica La Zanzara del 29 aprile 2013 in cui rispondendo a una domande del conduttore ha sostenuto che «gli africani sono africani e appartengono a un'entità molto diversa dalla nostra».

L'EX MINISTRO
«Non considero una vittoria personale la sentenza di condanna di Borghezio di oggi, la considero l'affermazione di un valore prezioso ed un bene per tutta la nostra società, questo bene: l'odio razziale non può essere mai strumento di lotta politica, perché avvelena la società, oltre ad umiliare una persona. Avvelena la società perché discrimina una persona, non giudicata degna di fare il ministro della Repubblica, per il solo colore della sua pelle. Questo era il chiaro significato delle parole di Borghezio». Lo afferma l'europarlamentare Cécile Kyenge (PD) dopo la condanna di Mario Borghezio. «La libertà di parola è un diritto, ma le parole di Borghezio non avevano nulla a che fare con l'esercizio di questa libertà - prosegue Kyenge - questo dice questa storica sentenza: per questo non ci si può trincerare dietro il diritto di parola per propagandare odio e superiorità razziale, come ha fatto Borghezio; cosi come non ci si può trincerare dietro l'immunità parlamentare, come Borghezio ha cercato di fare. Perché l'istigazione all'odio razziale non può avere nulla a che fare nemmeno con l'esercizio dell'attività parlamentare, anzi disonora le istituzioni». 


«Ricordo che siamo arrivati a questa giusta e storica condanna perché il Parlamento Europeo ha negato a Borghezio l'immunità - ha aggiunto Kyenge - Spero che prenda appunti e faccio autocritica chi in passato ha derubricato a semplice diffamazione affermazioni intrise d'odio razziale, del tutto simili, di colleghi di partito di Borghezio». « Borghezio lamenta di aver difficoltà a pagare quanto è stato condannato a versare come risarcimento? Non c'è risarcimento adeguato al male e al danno che hanno provocato le parole d'odio che ha proferito - ha sottolineato l'europarlamentare - Pagherà più volentieri considerandola un'opportunità, di riscatto.
Con questo modesto risarcimento, avrà l'opportunità di ripensare al male causato dal razzismo e darà l'opportunità ad altre persone di essere più forti di questo male. Come annunciato, devolverò infatti questo suo risarcimento a progetti di accoglienza e alla causa dell'antirazzismo».



BORGHEZIO
È un «risarcimento di eccezionale importo» secondo Mario Borghezio quello ottenuto dall'ex ministro Cécile Kyenge, nel processo contro l'europarlamentare leghista. Un risarcimento che, ha sottolineato in un comunicato, lo «costringerebbe a vender casa». «Per la condanna penale pronunciata dal tribunale di Milano nei miei riguardi ho il rispetto dovuto - ha spiegato -. Ben diversa la questione del risarcimento di eccezionale importo chiesto ed ottenuto dall'On. Kyenge, ben spalleggiata in sede di Parlamento europeo dal suo Partito. Un risarcimento che mi costringerebbe a vendermi casa... Se i garantisti del PD pensano di tapparmi la bocca in questo modo, sbagliano. D'ora in poi, occhio per occhio...».  Borghezio è stato condannato per diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale ad una multa di mille euro e anche a risarcire Kyenge, parte civile, con 50 mila euro.

CHAOUKI
«Apprendo con piacere che l'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio è stato condannato per le frasi razziste e volgari rivolte all'ex ministro Cecile Kyenge. Questa condanna è la giusta punizione all'ignoranza dimostrata dall'esponente leghista nei confronti, non solo della Kyenge, ma di tutti i cittadini stranieri che si sono sentiti offesi nell'ascoltare quegli insulti ignobili. Oggi Borghezio ci fa sapere che l'importo deciso dal tribunale di Milano è molto elevato e, questione ancora più triste, rivendica la sua libertà di offesa. L'unica cosa che posso dire a Borghezio è che chi è causa del suo mal pianga se stesso». Lo dice il parlamentare del Pd Khalid Chaouki.
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