Loris, il video smentisce la mamma: troppi dubi sulla sua morte

Loris, il video smentisce la mamma: troppi dubi sulla sua morte
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Mercoledì 3 Dicembre 2014, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 15:22

dal nostro inviato

Nino Cirillo

SANTA CROCE CAMERINA (Ragusa) - È dato per certo l’arrivo oggi a Ragusa di altri super investigatori da Roma, e non è un buon segno:

vuol dire che l’assassino del piccolo Loris Stival ha già lasciato tra sé e chi gli sta dando la caccia una discreta distanza, magari decisiva. Certo, da dare in pasto alle tv fameliche c’è sempre la notizia del giorno: Antonella, la madre di Loris, è stata convocata in Questura ieri sera, ci è rimasta per ore a spiegare lo spiegabile. Chiamata a confermare quello che in qualche modo già si sapeva, e cioè che gli slip trovati davanti alla scuola non erano quelli del suo Loris, e soprattutto a fornire una plausibile spiegazione su quelle telecamere che sabato mattina - nel tragitto da casa a scuola - avevano fissato l’immagine sua e di Diego, il figlio più piccolo, di un anno appena, e non quella di Loris. Possibile che non l’abbia mai accompagnato a scuola? Intanto Orazio Fidone, il cacciatore che andò fin laggiù al Mulino Vecchio, quasi guidato da un’ispirazione sovrannaturale, a trovare il corpo del bambino, risulta indagato per sequestro di persona e omicidio volontario. Ma è una mezza notizia. Perché se così non fosse, se non gli fosse stato notificato almeno l’avviso di garanzia, non potrebbero essere eseguiti tutti gli esami scientifici sulle due auto che gli hanno sequestrato, la sua e quella della moglie.

I DUBBI

Desta piuttosto sorpresa che Fidone, 63 anni, ex dipendente dell’Enel, cacciatore che va a cercare Loris in una campagna dove nessuno ha mai cacciato, poteva essere arrestato l’altra notte, e invece se ne è tornato a casa con le sue gambe.

Potevano contestargli fino alle manette la detenzione di un mucchio di cartucce, «munizioni da guerra», proprio a lui che dalla Prefettura di Ragusa aveva ricevuto un esplicito divieto, e invece non l’hanno fatto. E’ stato denunciato a piede libero, a pensar male gli hanno soltanto lasciato la briglia lunga.

La stessa briglia lunga che alla fine ha portato la madre di Loris, a sera, in Questura. Il ritrovamento degli slip, purtroppo, è tutto da raccontare. Un cagnolino che s’imbizzarrisce, una padrona che fa uno più uno e la notizia e bella e confezionata: sono gli slip che mancavano a Loris quando il corpo senza vita è stato recuperato nel canale di scolo. Ma niente di più illusorio. Giuseppina Neri, che dirige la Polizia scientifica di tutta la Sicilia orientale, s’affretta a dire davanti a tutti i microfoni che «aspettiamo gli esami del dna», e a chi banalmente le obbietta che sarebbe più semplice chiederne conferma alla madre di Loris, semplicemente e diplomaticamente non risponde. Perché c’era da ragionare su questi slip da bambino - e quanta fatica è costata - perché erano blu come si immagina fossero quelli che Loris portava sabato mattina, ma interi.E allora affondiamo nell’orrore. Povero piccolo, venne trovato con i pantaloni abbassati e le scarpe ancora ai piedi, qualsiasi slip potrebbe essergli solo stato strappato, forse per una sua imprevista ribellione. Perché sono stati trovati interi, allora? Quale macabra mente può aver concepito di lasciarli lì, vicino alla scuola, solo per lanciare un messaggio? A sera la tremenda conferma: non sono suoi. E’ un tremendo gioco degli specchi, lo stanno imparando tutti a loro spese. E ancora. L’autopsia del dottor Iuvara finalmente dice che Loris Stival, otto anni e una faccia da guerriero, è morto intorno alle dieci del mattino di sabato, neanche due ore dopo essere scomparso, almeno sette ore prima di essere ritrovato. Cosa è accaduto in quelle ore? L’autopsia un’altra verità non la risparmia: è stato gettato in quel canale ancora in vita, come dimostra il sangue delle ferite alla testa. E ancora: è stato strangolato a mani nude, forse con una mano sola. E allora le indagini vanno avanti, con lo sfogo del procuratore Carmelo Petralia per l’assenza di collaborazione in paese: abbiamo lanciato più appelli, ma non è arrivata alcuna segnalazione.

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