Il post condiviso centinaia di volte sul web si è ingigantito in poche ore. «Hanno tentato di rapire il figlio di 6 anni a un amico - scrive una mamma in un gruppo di genitori -. Un uomo brizzolato sulla cinquantina e una donna di colore più giovane si sono avvicinati al bimbo che correva in bici al parco, l'hanno afferrato x il braccio e gli hanno scattato una foto. Non l'hanno caricato in macchina (una Jaguar nera) solo perché è intervenuta subito la mamma di un altro bambino e subito dopo il padre». E sulle chat private fioccano scambi con allarmi e timori. «Non porto il bambino all'asilo domani». «Ma che sia vero?». «Ma saranno pedofili?». «Forse zingari». Una psicosi in qualche modo avallata da alcune note diramate dalle direttrici delle scuole materne. «Avviso urgente, non è una bufala. Ieri hanno tentato di rapire un bambino di 6 anni in bicicletta al parco a Preganziol. Poi hanno provato anche alla scuola dell'infanzia di Casier. Chiedo a tutti la collaborazione in entrata e in uscita sia dalla materna che dal nido. Chiudete il cancello e abbiate un occhio vigile non solo sui vostri bambini. Grazie. La Direttrice».
LE INDAGINI
I carabinieri dopo la prima segnalazione vengono bersagliati da chiamate e richieste di chiarimenti. Ma dal conto loro, i militari, possono solo escludere che si sia trattato di un tentativo di rapimento. E al momento, non c'è nulla di più che il racconto di un bambino. «Per quanto riguarda la fotografia scattata dall'auto - spiegano - la circostanza resta ancora da verificare». Ma la notizia ormai è incontrollabile. Passa da cellulare a cellulare, da chat a chat, da profilo a profilo. Sempre con dettagli nuovi. Al punto che ieri in serata lo stesso sindaco di Preganziol Paolo Galeano si è sentito in dovere di intervenire con un post su Facebook. «A seguito della segnalazione giunta nei giorni scorsi ai carabinieri, il sindaco e l'amministrazione comunale di Preganziol hanno constatato che sui social network e su Whatsapp c'è allerta per la notizia del presunto rapimento di un minore. Sono stati subito interessati della questione sia i carabinieri sia i vigili che hanno provveduto a tutti gli accertamenti non rilevando ad ora anche dalle immagini di sicurezza nulla di corrispondente a quanto segnalato. Tutte le autorità sono comunque allertate: in caso di sospetti vi invitiamo a chiamare immediatamente polizia o carabinieri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA