Il provvedimento è ancora alle battute iniziali e riguarda in particolare la prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo. Il sistema a cui si punta sarà basato su un archivio centrale informatizzato, sarà gestito da Consap Spa su incarico del ministero dell'Economia e delle finanze e consentirà di consultare le banche dati di numerosi enti pubblici: dall’Agenzia delle Entrate, l’Inps, l’Inail, al ministero dell'Interno, a quello dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Il Garante, per il momento, ha espresso parere favorevole su due schemi di convenzione. La prima definisce le regole per le società che ricevono una richiesta di finanziamento o altri servizi: banche, intermediari finanziari, fornitori di servizi di comunicazione elettronica, assicurazioni. Tutte queste realtà potranno accedere al sistema e verificare l'autenticità dei dati forniti nella domanda presentata. La seconda convenzione regola invece l'attività dei gestori di sistemi di informazioni creditizie e le imprese che offrono servizi assimilabili. Spesso si tratta di soggetti terzi incaricati dalle stesse banche. Vista la particolare delicatezza delle informazioni trattate sono state previste, anche su indicazione del Garante, precise misure al fine di impedire eventuali trattamenti illeciti dei dati delle persone che desiderano accedere ai servizi di credito al consumo. Le società potranno utilizzare solo i dati pertinenti, ovvero solo quelli necessari al perseguimento delle specifiche finalità indicate nel regolamento di attuazione del sistema di prevenzione e nelle specifiche convenzioni inerenti il settore commerciale di appartenenza. Tutti i soggetti coinvolti dovranno proteggere i dati personali con adeguate misure di sicurezza e potranno conservali solo per il tempo strettamente necessario.