Il gup Giuseppe Vanore ha rigettato le richieste di patteggiamento degli imputati del processo su Infrastrutture Lombarde, la societa' che assegna i lavori dell'Expo, accusati di associazione a delinquere, turbativa d'asta e falso.
L'ex direttore generale di Ilspa Antonio Giulio Rognoni - arrestato insieme ad altre otto persone nel primo dei tre filoni di inchiesta legati agli appalti per l'esposizione universale - aveva chiesto di patteggiare una pena a tre anni, l'ex capo ufficio gare Pierpaolo Perez due anni e otto mesi, l'avvocato Fabrizio Magrì un anno e 10 mesi. Ma nonostante il parere favorevole del pm Paolo Filippini, il giudice ha respinto la richiesta di patteggiamento. Errate qualificazioni giuridiche, confische mancate, incogruita' della pena, atteggiamento collaborativo insufficiente da parte degli imputati sono le motivazioni alla base delle decisione del gup. Cosi' per Rognoni, Perez e Magri' si apre il processo con rito immediato, la prima udienza e' fissata per il 2 ottobre. Secondo l'accusa, l'ex direttore generale Rognoni avrebbe favorito un gruppo di avvocati con incarichi e consulenze. Accolta invece la richiesta di patteggiamento a un anno e otto mesi di Maurizio Malandra, ex direttore amministrativo di Infrastrutture Lombarde, che subirà una confisca di 256 mila euro.
Sull'inchiesta Ilspa si incentrava lo scontro tra Bruti Liberati e Robledo, al quale il fascicolo era stato inizialmente assegnato, finendo poi per essere coordinata dal solo procuratore capo nell'ambito della cosiddetta "area omogenea di Expo", che proprio due giorni fa e' stata bocciata dal consiglio giudiziario della Lombardia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA