Quando tv, radio e canali internet hanno cominciato a diffondere le notizie del traghetto italiano in fiamme nell'Adriatico a tutti è balenato in mente un pensiero: speriamo che il comandante si comporti in maniera diversa dal collega Francesco Schettino. Speriamo di non dover riascoltare l'ormai celebre esortazione del comandante De Falco a quello della Costa Concordia: «Torni a bordo cazzo. Vada a bordo e coordini i soccorsi».
CAPITANO DI LUNGO CORSO
Ma Argilio Giacomazzi, spezzino, 62 anni, capitano superiore di lungo corso, come la maggior parte dei comandanti che solcano i mari, probabilmente sarà l'ultimo a scendere dalla Norman Atlantic.
LA MOGLIE PAOLA
Anche la moglie del comamdante, la signora Paola dice di «non avere alcun dubbio che mio marito stia bene operando. È un uomo votato al lavoro, serio. È per mare da quando aveva 21 anni, poi su e giù per gli oceani, acque del circolo polare artico comprese. Si è già trovato in situazioni d'emergenza. Però dalla parte dei soccorritori. Fu lui a trainare una nave in difficoltà e a rimorchiarla in porto. Dove? Non lo ricordo. In questo momento sono frastornata. So, però, che lui è il migliore».
E la “sindrome” Schettino scatena un tifo a 360 gradi su Twitter e Facebook. “Dai comandante che c'e la fai a salvare tutti”. “Forza capitano, massima solidarietà, in gamba nonostante le difficoltà!!“. “Un comandante che si comporta semplicemente da comandante. Forza! Tenete duro!“. “Tieni duro, sei un grande”. “Forza comandante siamo con te e preghiamo per voi”. “Lei si che è un comandante...salud,y larga vida!!!”. “Orgogliosi e fieri, forza comandante”. “Un capitano con la “c” maiuscola”.
Insomma, Argilio Giacomazzi sembra destinato a divenire il simbolo della rinascita della marineria italiana. Siamo già passati dal dopo Schettino al dopo Giacomazzi, chiudendo l'“era” 13 gennaio 2012 - giorno del naufragio al Giglio della Costa Concordia - 27 dicembre 2014. Da oggi osservando una nave in porto, scrutandola all'orizzonte o trovandocisi a bordo in mente ci verrà il nome di Argilio Giacomazzi, il comdandante che ha fatto suo dovere.