Concorsone, il Tar: via libera per centinaia di docenti non abilitati

Concorsone, il Tar: via libera per centinaia di docenti non abilitati
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Mercoledì 30 Marzo 2016, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:49
Concorsone, via libera a nuove domande di partecipazione. A poche ore dalla chiusura delle iscrizioni al cosiddetto "concorsone della scuola" per l'immissione in ruolo di oltre 60mila insegnanti, il Tar del Lazio, con una serie di decreti monocratici, ordina al Miur di far partecipare alla prova anche centinaia di docenti che fondamentalmente non risultano ancora abilitati secondo la legge italiana. Ne dà notizia l'Associazione Docenti Invisibili da Abilitare.

Il Tar, considerato che i ricorrenti hanno rappresentato «l'urgenza del provvedere con riferimento all'imminente scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso alla data del 30 marzo 2016» - si legge nei decreti monocratici - ha ritenuto sussista «il presupposto per l'accoglimento della proposta di istanza cautelare monocratica ai fini della presentazione della domanda di partecipazione e alla ammissione con riserva al concorso di cui trattasi».
«L'obiettivo di Viale Trastevere - commentano i legali di Adida, gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia - era evidentemente volto a ridurre la platea dei partecipanti, impedendo anche la mera presentazione della domanda a tutti i docenti non in possesso dell'abilitazione seppur spesso assunti quali supplenti dalle Graduatorie di Istituto e quindi già da tempo nel mondo della scuola o ancora escludendo chi già ha un posto a tempo indeterminato».

Il Tar deciderà i primi giudizi pilota, in composizione collegiale, già il prossimo 7 aprile; altri sono iscritti al ruolo il successivo 21 aprile. I legali di Adida hanno comunicato che stanno per essere depositati ricorsi per oltre 5mila docenti, mentre sarebbero oltre 20mila coloro che hanno tentato la strada del Tribunale amministrativo. Il consiglio degli avvocati Bonetti e Delia ai docenti esclusi è «di inviare la domanda di partecipazione in forma cartacea o via Pec entro oggi».

LA MANIFESTAZIONE
La decisione del Tar arriva nel giorno in cui a Montecitorio è sceso in piazza il comparto scuola per dire no alle
«nefandezze perpetrate a suo danno con il varo della legge 107».
In particolare a darsi appuntamento sotto il Parlamento i docenti precari, futuri destinatari del concorso appena bandito dal Miur. «La sorte di migliaia di insegnanti - spiegano - si deciderà attraverso una procedura ingiusta e raffazzonata, con tempi contingentati, classi di concorso accorpate senza logica, programmi vaghi e nessuna garanzia di trasparenza». Tra i cartelli esposti dai manifestanti: «Noi abilitati, voi non votati», «La Buona scuola ci ha tolto la parola» e «I prof dicono no al Pd»
.

L'ALLARME
Come se non bastasse l'Anied denuncia che il sistema on line del Miur «non regge la mole di domande dell'ultimo giorno e va in tilt». L'Anief chiede una proroga immediata dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso a cattedra. «Da ieri sera migliaia di docenti cercano di iscriversi, ma rimangono bloccati. È probabile - afferma il sindacato - che i candidati abbiano dovuto ricompilare la domanda già inoltrata più volte, anche per alcuni chiarimenti definitivi giunti dal Miur solo a ridosso di Pasqua».
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