Cpl Concordia, il manager Simone al telefono con D'Alema: «Il tuo vino in 400 alberghi di Ischia»

Cpl Concordia, il manager Simone al telefono con D'Alema: «Il tuo vino in 400 alberghi di Ischia»
di Leandro Del Gaudio e Sara Menafra
4 Minuti di Lettura
Domenica 5 Aprile 2015, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 17:02

NAPOLI Pagare tangenti in modi sempre più sofisticati e avvicinare politici in modi diversi. Pagarle non solo per ottenere appalti ma pure per superare il moloch della burocrazia italiana, mostruosamente alto e complesso, specie quando si concretizza in uffici e ufficetti delle amministrazioni locali.

Francesco Simone, il capo delle relazioni esterne della cooperativa Cpl Concordia, ex socialista dalle mille relazioni e con un piede ben piantato in Tunisia, da due giorni ha deciso di collaborare con i pm Woodcock, Carrano e Loreto che hanno arrestato il sindaco di Ischia e indagano sulla cooperativa modenese e i suoi affari in Campania.

Venerdì ha reso un lungo interrogatorio ammettendo i pagamenti alla politica e altri sono in programma per i prossimi giorni.

Ma le ammissioni sono solo una parte del quadro che delinea dall'inchiesta napoletana perché contemporaneamente, dagli atti di indagine emerge una telefonata proprio di Simone all'ex premier Massimo D'Alema in cui gli propone di diffondere il suo vino ad una rete di «400 albergatori» tramite il «compagno Ferrandino», sindaco di Ischia. Insomma, sarebbe la Cpl a propagandare l'affare. Nella telefonata si parla anche di un problema su Cuba, apparentemente legato ad un appalto.

INDAGINE A PROCIDA

Il caso più evidente, che ieri ha portato all'iscrizione al registro degli indagati con l'accusa di corruzione con tanto di perquisizione del comune di Procida suo ufficio, è quello dell'ex parlamentare di An Luigi Muro, molto conosciuto nelle isole del napoletano. Ma il «protocollo consolidato» di cui parla Francesco Simone è sicuramente ben più diffuso: «Lo strumento di ”penetrazione” da parte di Cpl delle pubbliche amministrazioni stazioni appaltanti del lavori cui la Cpl è interessata, è rappresentato dallo strumento delle consulenze, dal subappalto, ovvero dalle forniture in favore di soggetti legati ai pubblici ufficiali che gestiscono gli appalti medesimi».

LA REGOLA DEL 10%

L'esempio più attuale di come funziona il «protocollo» dice Francesco ”Tom tom” Simone è il pagamento arrivato all'ex senatore Muro: «Lo stesso metodo e lo stesso protocollo è stato utilizzato - si legge nel suo verbale - in relazione all'appalto che la Cpl si è recentemente aggiudicata per la metanizzazione di Procida. In tal caso la Cpl ha utilizzato il Muro per ingraziarsi l'amministrazione comunale di Procida.

L'utilità destinata al Muro è stata pagata riservando al Muro stesso (o a un suo prestanome) una quota (tra il 10% e il 20% del capitale sociale) della società che è stata costituita dalla Cpl ad hoc per tale opera». La partecipazione viene assegnata quando la nuova società è appena costituita e le quote valgono poco. Dando per scontato che con l'assegnazione dell'appalto il valore salirà a dismisura: «Ho assistito personalmente a conversazioni tra il Casari (il presidente della Coop ndr) e il Muro che parlavano in chiaro di tale vicenda. In proposti ho anche sentito il Casari lamentarsi del fatto che il Muro voleva monetizzare subito il suo guadagno, subito dopo la ”lievitazione” del valore della sua quota voleva vendere. Ho sentito più volte il Muro dire che grazie a lui l'amministrazione avrebbe evaso ogni pratica e adottato ogni provvedimento in modo più rapido e con esito favorevole».

VENDERE IL VINO DI D'ALEMA

Agli atti c'è appunto una telefonata in cui Simone chiama la segretaria di D'Alema e quindi parla con l'ex premier: «Presidente buongiorno, senti ho parlato del nostro incontro con Casari eccetera al sindaco di Ischia che è un compagno di vecchia data, Giosi Ferrandino, che è anche in collegamento con i 400 operatori alberghieri di Ischia. Siccome tu ci avevi accennato della tua produzione eccellene, lui sarebbe disponibile quando vorrai se vorrai a fare una riunione degli albergatori più importanti e presentare il frutto del sudore della fronte. Io scusami non smetto mai di fare il commerciale». Poi la telefona prosegue parlando di un procuratore finanziario «su Cuba»: «Quindi Presidente - chiede Simone - tu mi autorizzi a farla chiamare urgentemente e capire cos'è questo gap documentale? Ti ringrazio tantissimo, buon lavoro».