I CONTRATTI
Presentati oggi a Roma alla sede del consiglio, i contratti potranno disciplinare i più diversi aspetti patrimoniali di una convivenza, dalle spese comuni, e quindi la definizione degli obblighi di contribuzione reciproca per le spese domestiche, ai criteri di attribuzione della proprietà dei beni acquistati nel corso della convivenza contemplando anche la possibilità di definire un sistema di comunione o separazione dei beni. Il contratto prevede, infatti, anche la possibilità di definire i reciproci rapporti patrimoniali nel caso in cui la convivenza finisca. Inoltre, uno degli aspetti più importanti, è la possibilità di inserire nel contratto la facoltà di assistenza reciproca per tutti quei casi di malattia fisica o psichica oltre alla designazione dell’amministratore di sostegno. «L’unica valenza dei contratti – ha spiegato il presidente del Consiglio nazionale Maurizio D’Errico – è quella di regolare l’aspetto patrimoniale di una coppia», in modo tale da «garantire – ha aggiunto Domenico Gambereri, membro del Consiglio nazionale del Notariato – una duplice assistenza economica ed evitare ulteriori lacrime nel caso in cui il rapporto finisca». E per quanto riguarda i figli, nati all’interno di una convivenza, il contratto non fa altro che sancire l’obbligo già scritto nero su bianco, da oltre sessant’anni, all’articolo 30 della Costituzione italiana: compito dei genitori è quello di provvedere al mantenimento, all’educazione e all’istruzione dei figli anche se nati fuori dal matrimonio. «Ci sembra una pratica questa – ha concluso il presidente D’Errico – di buona civiltà, che non vuole in alcun modo interferire con quelli che sono gli obblighi morali sottesi a una relazione sentimentale, quanto solo permettere a entrambi una tutela economica». Il trenta novembre si svolgerà in tutta Italia la giornata dedicata ai contratti di convivenza open day, nella quale i consigli notarili distrettuali daranno gratuitamente, a chi ne avesse bisogno, tutte le informazioni necessarie per stipulare un contratto di convivenza, contratto che i notai italiani potranno iniziare a redigere dal prossimo due dicembre.