«È assurdo che nel 2014 l'arte continui ad essere censurata - dichiara Marco Palazzi amministratore delegato del Cocoricò -. Eppure succede. Quanto avvenuto questa notte al Cocoricò, dove si stava svolgendo il "Memorabilia" non si può definire in altro modo se non censura. Una performance teatrale, con dei nudi artistici è stata apostrofata come uno spettacolo osceno, quando invece di osceno non aveva proprio nulla».
La performance della compagnia teatrale Fanny&Alexander di Ravenna - dice ancora Palazzi - è stata interrotta e otto persone, me compreso sono state portate in caserma, nello specifico gli artisti identificati sono Antonio Rinaldi (come responsabile artistico), Eva Geatti, Rossella Dassu, Stefano Questorio, Andrea Fugaro, Yesenia Trobbiani e Mauro Barberio. La stessa identica performance era stata proposta anche il 31 dicembre del 2003, senza creare scandalo alcuno. L'arte è arte in ogni sua manifestazione e ritengo incomprensibile che una forma d'espressione, nell'epoca in cui viviamo, in cui l'eccezione della volgarità è diventata la regola, venga addirittura imbavagliata e costretta in dei binari che ne limitano il lato artistico».
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