Passerella di Christo, a ruba gadget e cimeli: 100 euro per un quadratino di tessuto all'asta

Passerella di Christo, a ruba gadget e cimeli: 100 euro per un quadratino di tessuto all'asta
di Luisa Mosello
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Domenica 17 Luglio 2016, 21:25

Christo e la sua passerella continuano a tenere banco. E che banco. A più di una settimana dall’addio all’installazione artistica sul Lago di Iseo (che ha chiuso i battenti domenica 3 luglio)  non accenna a diminuire l’eco del successo di pubblico da ogni dove. Rilanciato con un vero e proprio mercato di gadget e “reliquie” varie che ha portato The Floating Piers dalle acque alla rete. Quella del web dove per esempio su Ebay, subito dopo la fine dell’evento, sono stati messi all’asta i pezzettini di tessuto giallo dell’opera. Il costo? Anche oltre 50 euro, per arrivare a sfiorare le 100 se insieme si prendono anche le cartoline. I cimeli in questione altro non sono che dei piccolissimi lembi, quadratini di pochi centimetri regalati durante il periodo dell’evento ai fortunati e intrepidi visitatori. Una sorta di ringraziamento concreto a chi aveva affrontato file estenuanti, prima mal tempo e poi gran caldo, pur di camminare sul lago.

 
E non è mancato neppure chi ha pensato di mettere in vendita  anche la divisa utilizzata dai volontari arruolati da Christo. Una mise d’autore ma semplicissima ovvero: salopette, maglietta e cappello, tutto nero con la scritta arancione bene impressa «The floating piers, Lake Iseo, Italy 2014-2016». Per questo ricordino la cifra inizialmente era sulle 150 euro per tutto il kit, per arrivare a superare addirittura 3 mila euro per chi volesse acquistarla direttamente senza partecipare all’asta. E per invogliare anche i più igienisti un’indicazione sull’integrità degli indumenti “usati una volta e poi lavati”, anche se resta difficile credere che non siano stati utilizzati  per tutti e 15 i giorni della performance.

Poi ci sono le borse (14 euro) e i braccialetti in corda a 34 euro. E per i feticisti oltre ogni limite pure il biglietto per la navetta di Iseo, quello sì rigorosamente usato il 18 giugno, ovvero il giorno dell’inaugurazione. Un affare se si pensa che costa solo un euro. Un assurdo se si riflette su cosa si sta comprando. Ma, si sa, il collezionismo segue strade che gli umani non conoscono. Ed è certo che anche il top degli appassionati d’arte finirà con spendere a volontà per aggiudicarsi magari non questi oggetti troppo prosaici ma le bozze dell’opera di Christo o la mappatura della location lacustre.

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