Il generale Graziano si è detto «convinto che il ruolo delle forze armate e dell'Arma dei Carabinieri, sotto la guida del suo nuovo Comandante, sarà trainante in un contesto europeo in continuo fermento e sempre più desideroso di una difesa comune». L'Arma è «forza armata elemento portante della capacità interforze di difesa del Paese, forza di polizia e parte integrante del sistema sicurezza interno. Peculiarità -ha osservato- che rende l'Arma moltiplicatore di potenza ed abilitatore delle capacità delle altre forze armate». Alla cerimonia hanno preso parte anche gli ex ministri della Difesa Ignazio La Russa e Antonio Martino.
Del Sette ha manifestato la propria «estrema soddisfazione per i risultati conseguiti dall'Arma nell'attività operativa e in ogni campo e per il sostegno corale, commovente a volte, dei Carabinieri di ogni grado in servizio e in congedo, dei vertici istituzionali della Repubblica e del governo, di tutti coloro che, con responsabilità di ogni genere o semplici cittadini, si sono rapportati a me per motivi di servizio o privati». Dal canto suo, Nistri ha espresso gratitudine ai carabinieri che, «al netto di alcuni comportamenti censurabili», sono nel loro complesso «costruttori di legalità e sicurezza con il loro impegno» e la loro «vicinanza» al cittadino. Tra le personalità istituzionali intervenute alla cerimonia, il Comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi e il Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
(Foto di Cecilia Fabiano/Ag.Toiati)