I due lo avrebbero invece avvelenato con farmaci di vario genere.
Era un ostacolo per la relazione tra i due, secondo l'accusa, anche la madre dell' infermiera, morta il 4 gennaio 2013. Il certificato di morte parla di un «improvviso arresto cardiocircolatorio», dovuto a una «storia tumorale importante», ma per l'accusa ad ucciderla sarebbe stata una iniezione letale di farmaci. Alte le richieste di risarcimento effettuate a fine udienza dagli avvocati di parte civile. Stefano Besani, legale dell'ospedale di Saronno, ha chiesto a Laura Taroni un milione di euro, tra danni di immagine e patrimoniali, per la morte di Massimo Guerra, e centomila euro a ciascuno dei due medici accusati di falso. Maria Chiara Arca, legale rappresentante dei figli di Guerra e Taroni, nominata dal Tribunale dei Minori, ha invece chiesto all' infermiera un risarcimento di complessivo di 2 milioni e 600 mila euro per aver strappato ai bambini padre, nonna e nonno (l'avvocato non è concorde con la richiesta di assoluzione per la morte di Luciano Guerra avanzata dai Pm) e diecimila euro ai due medici. Dello stesso avviso l'avvocato Luisa Scarrone, legale rappresentante della famiglia Guerra: «Noi riteniamo - ha detto - ci siano gli estremi per la colpevolezza relativamente alla morte di Luciano Guerra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA