Celebrati i funerali di Andrea, ragazzo caduto da recinzione. Omicidio colposo?

Celebrati i funerali di Andrea, ragazzo caduto da recinzione. Omicidio colposo?
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Giovedì 9 Gennaio 2014, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 16:53

Lezioni sospese al liceo scientifico De Giorgi di Lecce, dove morto lo studente diciassettenne Andrea De Gabriele.

Il giovane, iscritto alla quarta I, per recuperare il suo giubbotto ha scavalcato una recinzione ed è caduto in un lucernaio, facendo un volo di una decina di metri. A scuola numerosi mazzi di fiori sono stati sistemati un po' dovunque, sul cancello d'ingresso, sul luogo della tragedia e davanti al palo dell'illuminazione che si trova al centro del cortile principale.

Gli omaggi dei compagni Quasi tutte le composizioni sono accompagnate da un biglietto sul quale è annotata una frase, un ricordo. In particolare, c'è un pensiero scritto probabilmente da un amico del giovane che si firma "il tuo Perrone". "Tu prova ad avere un mondo nel cuore e a non saperlo esprimere. Il mondo non ti capiva. Mi mancherai", annota lo studente. A deporre fiori anche tanta gente comune, i residenti della zona, mamme colpite dalla tragedia. Resta vuota invece la classe IV I , quella che frequentava Andrea. Il suo banco è pieno di fiori. I suoi compagni di classe, in parte hanno deciso di andare nuovamente a rendere omaggio all'amico alla camera mortuaria, gli altri si stanno preparando per partecipare ai funerali.

I funerali Si sono svolti alle 15.30, nel convento dei frati minori Capuccini, a Campi Salentina. Lo hanno deciso i genitori del giovane, molto legati al convento dove Andrea ha ricevuto i sacramenti. La salma è arrivata direttamente dalla camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce. La cerimonia funebre è stata concelebrata da don Alessandro D'Elia, arciprete della Chiesa Madre e da frate Ruggero, uno dei padri cappuccini. Il comune di Campi salentina ha indetto il lutto cittadino.

Omicidio colposo? Agenti della squadra mobile della questura di Lecce sono tornati stamani nella succursale del liceo scientifico De Giorgi per continuare ad ascoltare studenti, personale docente e il dirigente scolastico. Gli investigatori stanno continuando ad acquisire la documentazione relativa alla struttura. Al momento il fascicolo d'indagine aperto dal magistrato inquirente, Giuseppe Capoccia, è a carico di ignoti. Il reato ipotizzato è l'omicidio colposo.

"Non si può morire a scuola" «Non si può morire a 17 anni, non a scuola. Ciao Andrea». Lo hanno scritto in rosso su uno striscione che hanno esposto sul cancello d'ingresso della succursale del liceo scientifico 'De Giorgì di Lecce i compagni di Andrea De Gabriele. Sui cancelli sono state affisse anche le riflessioni sulla tragedia che gli studenti hanno svolto oggi in classe con i docenti.

Dopo quanto accaduto, è divampata la polemica sulla sicurezza degli istituti scolastici, più volte lamentata dalle associazioni studentesche, anche se il personale docente del De Giorgi, sembra compatto nell'attribuire la tragedia ad una mera fatalità, legata all'imprudenza dell'età degli studenti, come ribadisce una professoressa del corpo docente, Ornella Ingrascì. «La nostra scuola è attentissima alla sicurezza - dice - peraltro si tratta di un istituto costruito secondo criteri moderni. La zona dell'incidente è ben protetta e la rete dove Andrea si è arrampicato, non è una rete che si può scavalcare, anche se forse un segnale in più sarebbe servito, ma il luogo era comunque protetto. Si è trattato di una fatalità legata all'imprudenza».

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