Caso Abu Omar, Cassazione proscioglie Pollari e Mancini: «Segreto di stato»

Caso Abu Omar, Cassazione proscioglie Pollari e Mancini: «Segreto di stato»
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:51
Si chiude definitivamente con un proscioglimento per non luogo a procedere a motivo del segreto di Stato la vicenda legata al sequestro dell'ex imam di Milano Abu Omar. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Cassazione che non ha potuto aggirare l'interpretazione data recentemente dalla Consulta ed ha così annullato senza rinvio la sentenza d'Appello nei confronti di Niccolò Pollari, l'ex capo del servizio segreto militare, e per l'allora numero 3 Marco Mancini. I due ex 007 erano stati condannati il 12 febbraio 2013 rispettivamente a 10 anni e a 9 anni. L'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata ha riguardato anche gli ex tre agenti del Sismi, Luciano Di Gregorio, Giuseppe Ciorra e Raffaele Di Troia, condannati ognuno a sei anni di reclusione.



«Non ho mai perso fiducia nella giustizia, è stata fatta verità». Lo dice Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi (Servizio per le informazioni e la sicurezza militare), commentando il definitivo proscioglimento da parte della prima sezione penale della Cassazione in merito al processo per il sequestro dell'ex imam di Milano, Abu Omar. «Ho rispettato la legge -spiega il generale Pollari- ho pagato duri prezzi per questo rispetto, l'ho fatto con serenità». L'ex numero uno del Sismi ha un momento di commozione: «Ora il mio primo pensiero va a mia moglie e alle mie figlie... E va ai miei genitori di 99 anni, putroppo in fin di vita ma ancora qui per accogliere la notizia della mia innocenza, e a tutti coloro che mi hanno voluto bene». «Un pensiero addolorato -rimarca Pollari - va invece a coloro che hanno subito condanne per fatti dipendenti da questa vicenda e che hanno operato per conto dello Stato e sono formalmente e sostanzialmente innocenti. Non è possibile godere appieno di un'affermazione di verità, dimenticando queste persone», conclude.
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