La Guardia di Finanza di Crotone ha eseguito in tutto 13 ordinanze di custodia cautelare contro persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione elettorale, turbativa d'asta, usura, favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio. Tra loro anche il boss Nicola Arena, alcuni esponenti della 'ndrina e un poliziotto.
Arena, di 76 anni, capo dell'omonima cosca della 'ndrangheta, era già detenuto. Sono stati eseguiti, inoltre, altri sette provvedimenti restrittivi, tre dei quali agli arresti domiciliari, e due obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria.
L'accusa di corruzione elettorale, che è uno dei reati fine contestati, a vario titolo, agli arrestati, riguarda proprio l'ex sindaco Girasole, che sarebbe stata eletta, secondo l'accusa, anche grazie al sostegno della cosca Arena, considerata una delle più potenti della 'ndrangheta, con diramazioni in varie regioni e all'estero.
Girasole, in particolare, era stata accomunata per il suo impegno contro la criminalità ai primi cittadini di Monasterace e Rosarno, Maria Carmela Lanzetta ed Elisabetta Tripodi (la prima non è più in carica), insieme alle quali aveva partecipato a numerose manifestazioni antimafia.