L'ex segretario Fiom è molto cauto nei toni politici (cita criticandola la Lega, mai i Cinque stelle) ma qualcosa lo dice: i partiti di governo «hanno stipulato un contratto 'privatò svuotando il Parlamento e con l'obiettivo preciso di non discutere con nessuno», attacca Landini. Che sulla manovra è invece più morbido: «Non è problema 2,2%, 2,3%, 2,4%, perché è stato fatto anche prima con la flessibilità: se è per rilanciare gli investimenti è un conto» mentre non va bene «se serve ad abbassare le tasse a chi già non le paga». Sul dibattito interno, con il rivale Vincenzo Colla ancora in corsa, dà la notizia che il documento "Lavoro è", varato collegialmente ma in qualche modo espressione della maggioranza e della segretaria, ha ottenuto «quasi il 98% dei voti». «In vita mia non mi sono mai candidato a nulla perché sono della scuola che tutti siamo al servizio dell'organizzazione e mi sembrerebbe curioso che si parli di divisione della Cgil quando abbiamo un documento sul quale c'è una tale condivisione. La Cgil o è collettiva o non è», conclude tra gli applausi Landini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA