Nella serie Netflix "Il principe", diretta da Beatrice Borromeo, che racconta la notte del 1978 nella rada dell’isola di Cavallo quando un 20enne tedesco venne ucciso con un colpo di fucile, Vittorio Emanuele di Savoia, che fu coinvolto nella vicenda, mette in atto un finale a dir poco sorprendente. Il principe, in un fuori onda, ammette di essere stato testimone di un altro "incidente" con protagonista un giovane re Juan Carlos: «Fu lui ad uccidere suo fratello, Alfonso di Borbone-Spagna. Io c'ero». «Quello scoop può sembrare scollegato dal resto del documentario solo a un osservatore distratto - spiega Borromeo in un'intervista al Corriere della Sera - Il fatto che Savoia, durante la sua adolescenza, cioè negli anni in cui si impara tutto del mondo, abbia assistito a un incidente analogo al suo, che ha provocato una morte subito insabbiata (quella del fratello minore di Juan Carlos, Alfonso, ucciso da un colpo accidentale d'arma da fuoco, ndr), è il tassello mancante per capire davvero la vicenda di Cavallò».
La confessione
Vittorio Emanuele ripete quella confessione a telecamere spente, credendo di non essere registrato. «Ha ripetuto la storia di Juan Carlos varie volte in coda alla sua intervista, a me e poi ad altri membri della troupe.
Il figlio Emanuele Filiberto
Emanuele Filiberto ha aiutato la Borromeo nella realizzazione di questo documentario, ma ora sembrerebbe si stia pentendo. «Mi ha fatto un grande piacere che abbia considerato il documentario equilibrato, ed è stato grazie al suo aiuto se siamo riusciti ad aprire anche tante altre finestre sulla vita del principe», confessa Beatrice. Grazie a lui ha parlato Marina Doria che ha accettato di rispondere alle mie domande tramite suo figlio, che l'ha registrata. Per me era fondamentale che ci fosse lei, che è così centrale nella storia».