Sofia Goggia: «Posare nuda? Se fosse non banale perché no. Mio padre per punirmi mi lasciava al buio. Allevo galline che ascoltano musica classica»

La campionessa si racconta

Sofia Goggia: «Sono un lupo solitario e non andavo alle feste. Posare nuda? Dipende»
di Andrea Scarpa
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Domenica 2 Luglio 2023, 00:19 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 12:59

Nella Coppa del mondo di sci nessuna italiana ha vinto quanto lei (ventidue volte, più l’oro olimpico a Pyeongchang 2018 sempre nella discesa libera). In pista ha raggiunto i 142 km/h di velocità. Prima dell’ultimo Sanremo si è fatto più volte il suo nome come spalla di Amadeus per una delle cinque serate. E con Fiorello a VivaRai2! lo scorso aprile non si è mai tirata indietro. Insomma, fa di tutto Sofia Goggia, straordinaria campionessa bergamasca di 30 anni. Anche comparire, pochi giorni fa, sul più venduto settimanale di gossip, Chi, sorpresa in piscina con Massimo Giletti, 61, con il quale da tempo si dice che abbia una relazione, mai confermata. 

Massimo Giletti e Sofia Goggia in piscina insieme (e Pamela Prati li ignora): le foto rilanciano il gossip


Sul suo profilo Instagram l’ho vista ballare sotto le note di “Mon Amour”, il tormentone di Annalisa con il ritornello che fa: “Ho visto lei che bacia lui, che bacia lei, che bacia me...”. Lei adesso chi bacia?
«Il mio cane Belle quando torno a casa».
Quindi è single?
«Non parlo di gossip».
È vero che una psichiatra la segue per aiutarla a vedere l’oggettività delle cose? Mi spiega meglio?
«Diciamo che mi aiuta a creare una realtà emotiva più pulita. A un certo livello la testa è tutto. Quando scio non posso mai mollare, devo essere resistente e resiliente, e a volte sono proprio le emozioni a fregarmi, quelle che possono far dire “ha tutto ma non ha la testa”. Con la psichiatra lavoro proprio su di loro».
Vincere è la sua ossessione, giusto?
«Certo. Voglio esprimermi al massimo, arrivare al cancelletto e pensare: “Oggi me la gioco”. Non mi accontento mai perché il difficile non è arrivare, ma restare in vetta».
Il prezzo da pagare per arrivare così in alto è un po’ di solitudine?
«La mia natura mi porta a vivere come un lupo... Questa è la mia croce e la mia delizia».
Da piccola è stata bullizzata: a cosa si riferisce esattamente?

«Ero molto irrequieta, trasandata, ribelle... In quegli anni il mio essere lupo - pensare solo alle gare - mi ha portata ad avere pochissime relazioni sociali, fare tante assenze a scuola, sembrare sempre un’estranea per tutti. Zero feste. Non ero ben vista».
Le colleghe da quando vince sempre non la considerano e non la coinvolgono mai in niente: conferma?
«Lo sport al top è questo: si vuole vincere e basta. E io non lego tanto, sono molto diffidente. Ho sempre paura che gli altri si approfittino di me».
È successo spesso?
«Che mi abbiano usata, sì. Sono ingenua, e con il tempo ho scoperto tanti opportunisti».
Adesso che tutto è cambiato è circondata da tanti signorsì?
«Non ho yesmen intorno a me. Cerco di collaborare con persone che guardino nella mia stessa direzione e che sappiano guidarmi per percorsi non facili ma giusti. Quando le cose vanno molto bene avere qualcuno che sa dirti no è davvero prezioso. Comunque le persone che mi avvicinano perché vogliono un pezzo della mia notorietà, e non perché vogliono bene a Sofia, ormai le scopro subito».
Da piccola era tremenda e quando picchiava suo fratello Tommaso, più grande di lei di tre anni, suo padre la rinchiudeva al buio nella cantinetta di casa, in castigo: quante volte gliel ha rinfacciato?
«Non tante volte. Però se dovessimo andare a scavare nel cassetto di quelli che sono i brutti ricordi d’infanzia, papà - che adoro - sa che è stato molto duro con me. Ne ho prese tante da lui».
Suo padre, ingegnere, è un appassionato di pittura: come l’ha fatto il suo ritratto?
«Lo realizzò anni fa e disegnò per metà la mia faccia e per metà la sua».
Chi ce l’ha adesso quel dipinto?
«Lui, nella mansarda del suo atelier».
L’equivoco più grande sul suo conto?
«Dicono che sono una pazzerella per i rischi che prendo. A volte sbaglio un passaggio facilissimo o facilmente faccio una cosa difficilissima». 
In tv, alle Iene, ha parlato di coraggio: l’ultima cosa coraggiosa che ha fatto qual è stata?
«Sono cose mie che non voglio raccontare».
D’istinto, il primo ringraziamento - esclusi i parenti stretti - a chi lo deve?
«Al mio primo maestro, Nicola. Mi ha insegnato a lottare e sognare, valori per me importantissimi».
Il difetto che ancora non è riuscita a correggere qual è?
«Trattare gli altri come tratto me stessa: con durezza e poca tolleranza. Non si fa». 
Per quanto ha assicurato il suo corpo?
«Adesso mi tocco... Ho un’assicurazione con la Federazione Italiana Sport Invernali. Per la valutazione economica credo che dipenda dall’infortunio. Di più non saprei dire».
La cito: ha dichiarato «A volte mi sento proprio figa» e sempre alle Iene si è presentata con una scollatura vertiginosa: se le chiedessero di posare nuda accetterebbe?
«Dipende. Se me lo chiedessero di farlo in maniera non banale o volgare, ma elegante, perché no? Mi spoglierei. In parte l’ho già fatto (per le copertine di Oggi e Sportweek, ndr)».
Prima dell’ultimo Festival si è parlato tanto di lei...
«Eh... lo so. Il mio nome era nell’aria, diciamo così, ma c’erano le gare». 
In futuro potrebbe accettare?
«Beh, sì. Vediamo. Farò le valutazioni del caso». 
Al mondo dello spettacolo in generale è interessata? Con Fiorello è andata bene.
«Dipende dal tipo d’offerta. Ho altri quattro anni di sci ai massimi livelli, poi chissà cosa mi riserverà la vita». 
Una campionessa come Federica Pellegrini ha fatto la giurata di “Italia’s Got Talent”: lei potrebbe fare altrettanto?
«No. In un programma come quello non mi ci vedo».
È vero che alleva galline?
«Sì. Dalle mie parti. Sono livornesi, vivono felici nel bosco, ascoltano musica classica e producono uova biologiche».
E lì tiene anche le mucche che le hanno dato dopo aver vinto in Val d’Isere?
«No. Le ho date a Ferdi, un mio caro amico della Val Brembana. Uno dei primi a credere in me». 
Sulla neve è arrivata a 142 kmh: in auto le è capitato di andare più veloce?
«Certo. A Imola sono arrivata a 248 kmh. All’autodromo, non in strada... Il limite di 130 kmh in autostrada lo rispetto ma lo trovo molto noioso».
Le hanno mai tolto i punti della patente?
«No. Ma ho preso tante multe».
La cosa piu scema che fa online?
«Non faccio cose sceme. Si riferisce a OnlyFans?».
No. Perché ci va o è presente?
«No».
Comunque più o meno tutti, in un modo o nell’altro, ogni giorno perdono un po’ di tempo sul web: lei no?
«Io rinuncio a Instagram per studiare un’ora e mezzo al giorno. Sono iscritta a Scienze politiche alla Luiss di Roma. Ho appena dato un esame di Storia contemporanea».
Com’è andata?
«L’ho passato a pieni voti. È andata bene. Punto». 
Vacanze?
«Già fatte. Sono tornata ad allenarmi da un mese. Da adesso in poi si lavora duro».
Andrea Scarpa

 

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