Sahar Baruch, ostaggio israeliano 25enne, ucciso a Gaza: corpo mostrato nei video di propaganda di Hamas

Il fratello Idan morì durante il massacro del 7 ottobre

Sahar Baruch, ostaggio israeliano 25enne, ucciso a Gaza: corpo mostrato nei video di propaganda di Hamas
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Domenica 10 Dicembre 2023, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 07:38

Un ostaggio israeliano di 25 anni è morto dopo essere stato trattenuto per quasi due mesi dai terroristi di Hamas a Gaza. Sahar Baruch, rapito il 7 ottobre nel kibbutz di Beeri, è stato ucciso dai terroristi. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce The Times of Israele, è il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari. «Stiamo ancora verificando e indagando sui dettagli del luogo in cui è stato ucciso», ha spiegato Hagari.

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Il corpo di Sahar Baruch usato da Hamas come un trofeo

Il corpo dello studente di ingegneria è stato mostrato in un video di propaganda di Hamas diffuso venerdì. Hamas ha affermato che il giovane è stato ucciso durante un'operazione delle forze di difesa israeliane per liberare gli ostaggi, ma l'Idf ha negato queste affermazioni sostenendo la tesi dell'omicidio ad opera del gruppo palestinese.

Il kibbutz ha annunciato che esigerà la restituzione del corpo in ogni trattativa di scambio di prigionieri. Baruch, il cui fratello Idan è stato assassinato da Hamas durante il massacro del 7 ottobre, è stato considerato disperso per settimane, finché la famiglia non ha ricevuto il messaggio che era tenuto prigioniero da Hamas. «Sahar era a casa con Idan a casa della madre», ha detto sabato una zia in un'intervista ai media israeliani. «Si sono svegliati la mattina, come tutti noi, per allarmi e dalle esplosioni». Poi la morte di Idan e il sequestro di Sahar. Il giovane non vedeva l'ora di iniziare l'anno scolastico e progettava di cercare un posto dove vivere a Be'er Sheva, una città nel deserto del Negev.

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Israele non sarà in grado di recuperare nessuno dei suoi ostaggi a meno che non si impegni in colloqui su accordi di scambio mirati. Lo ha detto Abu Obaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, in un messaggio pre registrato trasmesso da Al Jazeera. «Diciamo agli israeliani che Netanyahu, Gallant e altri membri del gabinetto di guerra non possono riportare indietro i loro prigionieri senza negoziati. L'ultima uccisione di un prigioniero che hanno cercato di riprendere con la forza lo dimostra», ha aggiunto Obaida.

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