Viktor Orban, in un'intervista a Bild, ha parlato di Putin e, in generale della guerra in Ucraina. Per lei lo zar è un criminale di guerra? «No, per me no». Ha risposto il premier ungherese al giornalista tedesco. Argomentando la sua posizione, Orban ha detto che ora siamo in guerra e «possiamo parlare di crimini di guerra dopo la guerra. Se si vuole un cessate il fuoco e poi negoziare, dobbiamo convincere coloro che fanno parte del conflitto a venire al tavolo. Chiedere loro di venire al tavolo e dire 'venite al tavolo e vi arresterò' non è una buona idea».
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«Abbiamo bisogno di negoziatori»
Orban faceva riferimento ovviamente al mandato di arresto contro Putin spiccato dalla Corte penale internazionale dell'Aia.
I fondi a Kiev
Il premier ungherese è tornato poi ad attaccare la revisione di bilancio proposta dalla Commissione europea in occasione dei lavori preparatori in vista del Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì prossimo. Il primo ministro ha bollato la proposta come «insignificante e inadatta al dibattito». «Non è accettabile - scrive Orban in un tweet - che Bruxelles voglia concedere 50 miliardi di euro di aiuti aggiuntivi all'Ucraina, mentre non sappiamo nulla sull'utilizzo dei fondi Ue inviati dall'inizio della guerra»