Kim Rossi Stuart diventa ladro di diamanti: «I goielli? Non mi fanno impazzire con grande scontento di mia moglie»

Kim Rossi Stuart diventa ladro di diamanti: «I goielli? Non mi fanno impazzire con grande scontento di mia moglie»
di Luca Uccello
2 Minuti di Lettura
Martedì 10 Ottobre 2023, 09:52

Kim Rossi Stuart diventa un ladro. Anzi torna a essere un ladro. Non proprio come Arsenio Lupin. Ma qualcosa di simile. Una storia reale trasformata in thriller in una serie televisiva dal titolo: Everybody loves diamonds. Una serie che racconta la storia di un gioielliere italiano, Leonardo Notarbartolo, a capo di un’improbabile banda, svaligia il più inaccessibile deposito di diamanti ad Anversa.

La serie tv

Un ruolo che evidentemente ha dentro di sè. «Qualche gangster l’ho interpretato: in “Vallanzasca”, “Romanzo criminale”, anche Lucignolo nel film “Pinocchio” di Roberto Benigni era un piccolo gangster».

Oggi è semplicemente un ladro di diamanti.

Una pietra che in realtà non gli piace nemmeno. Perché come racconta a Tv Sorrisi e Canzoni «per me nella vita i diamanti non sono mai stati un simbolo e non mi fanno impazzire, con grande scontento di mia moglie...». E la serie racconta per l'appunto questo: la folle ambizione del lusso che non porta poi da nessuna parte.

Una storia che personalmente l'attore non conosceva e che oggi avrebbe ancora qualcosa di incredibile. «Sono ladri non violenti che, con grande tenacia, svaligiano una quantità industriale di diamanti e non posso nascondere che qualche simpatia me la fanno».

Diamanti e tradimenti perché nella banda c'è chi tradisce Leonardo. Ma c'è anche Leonardo che tradisce sua moglie. «È uno degli archi narrativi, ma nello sviluppo degli episodi ci sono anche altri temi, tutti giocati con questi avanti e indietro temporali, salti di tempo continui».

Una serie internazionale che prima di oggi non aveva ancora mai fatto. Ma andiamo piano con i sogni: «Non sono un grande sognatore, mi prendo quello che c’è, non faccio voli pindarici, cerco di relazionarmi con la realtà. Poi le cose, facendole, diventano un bel viaggio e un bel sogno».

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