Gisella Cardia, la veggente di Trevignano ospite a Porta a Porta: «Il diavolo mi voleva strozzare, ho le foto dei lividi»

La veggente da Bruno Vespa, insieme al marito, ha parlato di altre presunte apparizioni: «Gesù? Ha i capelli lunghi e gli occhi verdi. É molto bello»

Gisella Cardia, la veggente di Trevignano ospite a Porta a Porta: «Il diavolo mi voleva strozzare, ho le foto dei lividi»
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Sabato 13 Maggio 2023, 18:29

Dopo i messaggi marianici, i miracoli e le stigmate certificate dal medico no-vax, adesso Gisella Cardia racconta in tv la sua lotta contro il demonio. Lo ha fatto insieme al marito Gianni, lo scorso 11 maggio, nel salotto di Porta a Porta.

«Mio marito, una volta, mi ha trovato quasi appesa in bagno al muro, a un metro di distanza da terra, con delle mani che mi stavano soffocando», ha raccontato la sedicente veggente a Bruno Vespa, descrivendo una scena da film dell'orrore. Versione prontamente confermata dal marito: «Era attaccata al muro quando sono arrivato perché non sentivo più nulla, la chiamavo e non rispondeva. Mi sono diretto verso il bagno e l'ho trovata alzata da terra mezzo metro. Qui - spiega indicando il collo - aveva tre lividi. Poi sono spariti. Ma ho le foto, perché noi documentiamo tutto».

Le apparizioni di Gesù

A parte l'intrusione di Lucifero a casa sua, Gisella ha raccontato anche l'aspetto che aveva Gesù Cristo quando è apparso ai sui occhi: «Gesù è giovane, ha gli occhi verde azzurro, i capelli lunghi ed è molto bello.

Dio? Non l'ho ancora visto, ma ha parlato con me. Ha una voce molto forte». 

E poi, un aneddoto sulla sua stessa nascita. Il primo miracolo della sua vita, stando al suo racconto, si sarebbe verificato già subito dopo la sua fuoriuscita dal grembo materno: «Io sono nata morta. Mi avevano buttato su un marmo, perché non respiravo più e non mi batteva il cuore - rivela la veggente - La sorella di mia mamma andò davanti alla statua della Madonna in ospedale e le chiese una grazia. E dopo un po' la chiamarono: signora venga, la bambina miracolosamente è viva».

Le accuse

Durante la trasmissione la signora Cardia ha colto l'occasione per respingere al mittente le accuse di aver chiesto soldi ai fedeli in cambio di miracoli: «Io ho migliaia di testimonianze che possono dire la verità. Non ho mai preso un centesimo. Io chiedo solo preghiere per me - e continua - Se io avessi fatto quello che qualcuno dice io non sarei qui, non sarei a Trevignano e forse non sarei nemmeno in Italia. Ma io voglio che la verità venga fuori». 

 

Le indagini

Sul caso della veggente, il cui vero nome è Giuseppa Maria Scarpulla, a breve dovrà esprimersi una commissione di esperti, incaricata dalla curia di Civita Castellana per far luce sui suoi presunti poteri profetici. Su di lei pende anche lo scetticismo del Vaticano, che però non ha ancora preso una posizione a riguardo. In occasione del raduno avvenuto a Trevignano lo scorso 3 aprile, da Roma sono arrivati alcuni sacerdoti "in borghese" - cioè camuffati da normali fedeli - per farle alcune domande e scoprire qualcosa in più sul suo conto. Cosa che ai giornalisti non viene concessa, al termine le messe. 

Già nel 2016, i carabinieri del Ris avevano analizzato il sangue lacrimale della sua statuetta della Madonna, su delega della Procura di Civitavecchia: avevano concluso che il Dna di quel sangue fosse compatibile con quello della proprietaria. Poi il caso era stato  archiviato, dal momento che non si poté contestare alcun reato preciso. Ora sempre a Civitavecchia pendono due denunce, una sporta ai carabinieri, l’altra alla finanza. I pm stanno valutando se aprire un fascicolo di indagine.  

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