Giorgio Napolitano: il Colle, il rione Monti, Botteghe oscure: la Roma del presidente emerito

Dall'incidente della moglie Clio fuori dal Quirinale al ritorno a via dei Serpenti, la casa romana del presidente emerito

Giorgio Napolitano
di Andrea Bulleri
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Venerdì 22 Settembre 2023, 19:56 - Ultimo aggiornamento: 21:05

Via dei Serpenti, nel cuore del Rione Monti. Botteghe oscure, storica sede del partito comunista. E, naturalmente, il palazzo del Quirinale. Si è svolta in gran parte in questo "triangolo", meno di un chilometro quadrato nel cuore di Roma, la vita politica e istituzionale di Giorgio Napolitano. Prima da figura di spicco del Pci (deputato, europarlamentare, due volte ministro e presidente della Camera), poi da Capo dello Stato. Infine, dal 2015, da presidente Emerito. Ma con un occhio sempre vigile sull'attualità e la discussione politica, dispensatore di buoni consigli e di attente letture della realtà a chiunque gliene facesse richiesta. 

 

L'arrivo a Roma

Un rapporto lungo una vita, quello di Napolitano con Roma.

Perché sebbene nato a Napoli nel 1925, la città dove si è formato laureandosi in legge nel 1947, e dove soprattutto è entrato in contatto con i comunisti italiani nel periodo della resistenza, pochi anni dopo, nel '53, il presidente emerito approda a nella Capitale, per la prima esperienza da depuatato. E non la lascerà più, salvo due parentesi da parlamentare europeo (dall'89 al '92 e dal '99 al 2004). 

Ma se la tappa più significativa è senza dubbio il palazzo del Quirinale, dove Napolitano entra il 10 maggio 2006 per uscirne nove anni più tardi (rieletto nel 2013), il luogo che molti romani associano alla figura del presidente emerito è senza dubbio via dei Serpenti, nel cuore del rione Monti. E' qui che Napolitano si trasferisce negli anni '80 con la moglie Clio. Ed è qui, in un appartamento al terzo piano del palazzo, che la coppia torna a vivere lasciato il Colle.

La festa a Monti

Una vera e propria festa, per il quartiere, che lo accoglie con calore: «Grazie presidente!», lo salutano i vicini di casa quando il corteo di auto blu con a bordo la coppia (ex) presidenziale arriva dal palazzo del Quirinale. «Bentornato», si legge sulle lavagnette die bar e dei ristoranti. C'è chi, come il macellaio di fiducia Pietro Stecchiotti, organizza una piccola festa nella piazza della Madonna dei Monti. Viene diffuso anche un volantino: «I cittadini del rione Monti - si legge - partecipano con gioia al suo ritorno e rendono onore al suo impegno di una vita dedicata al servizio delle istituzioni». Qualcuno si domanda se la signora Clio tornerà a partecipare alle riunioni di condominio, altri sperano di rivedere Napolitano passeggiare per il quartiere, dall'edicola al bar fino al barbiere. 

Ed è qui, dal suo appartamento, che passata la soglia dei 90 anni Napolitano continua a dispensare consigli. Lo fa con il successore Sergio Mattarella, che tra le prime azioni del suo settennato decide di andarlo a trovare a casa. Lo stesso farà Mario Draghi nel giugno del 2021, pochi mesi dopo aver cominciato la sua esperienza di governo: «Sono passato poco fa a salutare il presidente emerito Giorgio Napolitano che mi ha chiesto di salutare tutta l’Aula, spiegò in Senato l'allora premier. 

L'incidente della moglie

Non che la vita romana di Napolitano non abbia dato qualche preoccupazione al presidente. Nel giugno del 2007, la consorte Clio fu investita da un'auto proprio mentre attraversava la strada fuori dal palazzo del Quirinale. Per fortuna non riportò gravi conseguenze, se non una frattura  alla tibia sinistra e una all'omero destro, per le quali fu operata al policlinico del Celio. 

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