LIETO FINE
Facciamo spoiler: Cristina partita da Ovest e lui partito da Est s'incontrano a Forlì e s'innamorano. Oggi vivono insieme e hanno scelto di costruire la loro nuova vita proprio nella città in cui si sono conosciuti. «Ferma, ferma - dice Andrea - in realtà non ci siamo conosciuti nelle prime ore dopo l'alluvione. La storia è più complicata, era proprio destino. Dopo qualche giorno a Forlì mi dicono di tornare a Pordenone. Ancora la Cristina non l'avevo incontrata. Ma ciò che avevo visto mi era rimasto dentro e siccome dal primo giugno avevo qualche giorno libero mi sono detto "torno a Forlì da volontario, voglio aiutare quelle persone in difficoltà, lì c'è chi ha perso tutto"». Andrea e Cristina all'inizio di giugno sono in quello che per molti è stato lo scenario di un dramma, per loro è il "luogo del cuore": periferia nord di Forlì, viale Bologna che in realtà una delle tante denominazioni che prende la via Emilia. «Ho spalato in uno scantinato, con altri volontari, per togliere il fango. Alle 6 siamo andati a bere un aperitivo e c'era anche Cristina. Da quel giorno non ci siamo più lasciati, diciamo che ci siamo trovati. E abbiamo continuato a spalare, ad aiutare la gente in viale Bologna. Quando ho visto per la prima volta quella strada non potevo credere ai miei occhi: ho scattato diverse foto per documentare il disastro. Senza saperlo, ho fotografato tutti i luoghi in cui io e Cristina ci saremmo poi ritrovati assieme: sembrava tutto scritto». Dopo pochi giorni sono già una coppia. A luglio hanno deciso di andare a vivere insieme. Un po' matti, eh? «Ma no, è stato tutto naturale. Solo che io stavo a Pordenone, lei vicino a Biella. Le ho detto: "chiedo il trasferimento dalle tue parti". Cristina mi ha risposto che non sarebbe stato giusto, che non potevo sacrificarmi solo io. Allora è venuto a entrambi naturale: ci siamo conosciuti a Forlì? Andiamo a vivere a Forlì». A novembre lui ottiene il trasferimento nel distaccamento di Rocca San Casciano, in collina, mentre lei trova lavoro in una azienda forlivese. Per qualche mese sono stati ospiti di amici, finalmente da un mese sono nella nuova casa a Fratta Terme, vicino a Forlimpopoli.PIADINA
«Qui stiamo benissimo. Domenica inauguriamo l'appartamento, verranno amici da Varese, da Modena, dal Trentino, tutti volontari come noi con cui è nata un'amicizia mentre spalavamo nel fango. Cucino io - dice Andrea - preparo le lasagne. Ma presto tenterò anche di fare la piadina». Sacrilegio, un padovano che fa la piadina. «Alla fine, a forza di provare, imparerò». E poi c'è l'Africa, perché questa storia non finisce in viale Bologna. Cristina e Andrea in ottobre sono stati in Uganda, nell'orfanotrofio aiutato dall'associazione Mama Yovò con la formula del sostegno a distanza. «Lì ci ha rubato il cuore una bimba di 5 anni, Benisha, a cui Cristina era già molto legata. Mi ha chiamato "daddy". Il nostro sogno sarebbe poterla adottare, ma siamo consapevoli che è difficile per mille problemi burocratici. In aprile torniamo là, per festeggiare il suo sesto compleanno. Ci stiamo già organizzando per trovare una torta». Biella, Pordenone, Forlì, Uganda. Il mondo è piccolo.© RIPRODUZIONE RISERVATA