Il giornalista Aldo Falivena, protagonista dell'informazione televisiva della Rai, autore e conduttore con programmi innovativi come Tv-7, Faccia a faccia e Ring, è morto all'età di 93 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Rosa e dai figli Camillo, Luca e Elia. Nato a Salerno il 18 febbraio 1928, Falivena si laurea in giurisprudenza all'Università di Napoli e inizia l'attività di cronista raccontando l'alluvione che nel 1954 sconvolge la sua città e la costiera amalfitana per la prima pagina del quotidiano «Il Giornale di Napoli», diretto da Carlo Zaghi, che lo assume come praticante. Inizia a collaborare con racconti e articoli da terza pagina anche per «Il Resto del Carlino» di Giovanni Spadolini. Nel 1958 Enzo Biagi lo assume al settimanale «Epoca» di cui è direttore. Nel frattempo trasferitosi a Milano collabora anche al «Corriere d'Informazione» con articoli di attualità e di costume.
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A distanza di qualche anno la svolta: dalla carta stampata alla televisione.
Nel 1976 innova ancora una volta lo schema del dibattito con il nuovo programma «Ring»: su una poltrona girevole al centro dello studio televisivo siedono grandi ospiti della politica (tra gli altri Andreotti, Craxi, Berlinguer, Zaccagnini, Gassman) e nove giornalisti in circolo li bersagliano con rapide domande. Falivena firma poi «Direttissima», «Ti piace Garibaldi?» e «Serata a soggetto». Nel 1984 Biagio Agnes e Sergio Zavoli - direttore generale e presidente della Rai - lo chiamano a dirigere il «Radiocorriere Tv», allora leader storico dell'informazione radiotelevisiva in Italia. In sette anni e mezzo di direzione Falivena moltiplica l'offerta editoriale, amplia il numero delle rubriche, apre le sue pagine alle tv commerciali e arruola nuovi collaboratori. Lasciata la Rai, tra il 1995 e il 2000 è chiamato alla presidenza del Comitato Regionale per le Televisioni della Regione Lazio. Tra il 2010 e il 2011 ha diretto e rilanciato «50 e più», il mensile di attualità e costume con 300.000 copie dedicato alle persone della terza età.