Voglio vivere da eremita

Voglio vivere da eremita
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Sabato 15 Novembre 2014, 06:14
IL FENOMENO
«Racconta fratello qual è il tuo peccato». Erano gli anni '70 quando Claudio Canali, leader del gruppo rock progressive Biglietto per l'Inferno cantava, vestito da frate, Confessione, raccontandosi ora come peccatore, ora come frate Isaia. E proprio fratello Isaia è il nome con cui lo conoscono i pellegrini che vanno a visitarlo nel suo eremo in Garfagnana, nel monastero della Beata Vergine del Soccorso. L'ex-musicista, presi i voti da circa quindici anni, infatti, ha scelto di vivere da eremita. Ha un passato da modella e attrice Viviana Maria Rispoli, origini egiziane, che vive sui colli bolognesi, nell'eremo di Samoggia. Mario, figlio di Amerigo Dumini, attivista fascista a capo del commando che uccise Giacomo Matteotti, si è ritirato nella grotta di San Vittorino, a Roma.
Sono molte e diverse le storie degli eremiti in Italia e nel mondo. Storie che parlano di una tradizione antica di ricerca spirituale - nelle testimonianze sulla solitudine ascetica si risale fino al VI secolo a.C., o nel caso del cristianesimo, fino al III secolo d.C. con la figura di Paolo di Tebe - ma soprattutto, forse, della rinnovata attualità di una scelta fedele alle sue radici spirituali ma ripensata secondo moduli contemporanei. Anche nella comunicazione e nella laicità. Se per alcuni eremiti, la "distanza" dal mondo è regola imprescindibile di esclusione, per altri l'accoglienza è elemento irrinunciabile di una ricerca personale che porta con sé la responsabilità della condivisione. Ed è anche questa apertura al "rumore" del mondo, forse, a contribuire all'aumento di vocazioni. Di certo, è quella che contribuisce a creare veri fenomeni di pellegrinaggio alla ricerca dei nuovi ascetici. Basti pensare alla "Salvation Mountain", montagna di fango, sassi e materiali di scarto, alberi e fiori, ma soprattutto di colore e messaggi, creata da Leonard Knight in oltre trent'anni di vita in roulotte nel deserto californiano. Alta quindici metri, larga oltre quarantacinque, la montagna è un monumento «alla presenza di Cristo». Non un'opera d'arte, sosteneva il suo creatore spentosi lo scorso febbraio, ma un messaggio. E un messaggio "solitario" che ora corre sui social. UProprio ieri è scomparso a 86 anni un altro uomo che da oltre vent'anni viveva isolato in un villaggio dei Pirenei francesi, Alexandre Grothendieck, soprannominato il “matematico eremita”. Un grande studioso che abbandonò la comunità scientifica e la vita pubblica in polemica con le sue istituzioni.
IL LIBRO
A raccontare, o meglio a mostrare, alcune storie di romitaggio moderno, penetrando mistero e solitudine dei luoghi, sono gli scatti del fotografo e film-maker Carlo Bevilacqua nel libro Into the Silence. Eremiti del Terzo Millennio, con prefazione di Espedita Fisher, che uscirà mercoledì per Intento. Ritratti che parlano di regole alternative di vita e ricerca. E di "chiamate" che passano pure per la quotidianità di vite comuni, tra matrimoni, figli, separazioni e lavoro. Il tedesco Gisbert Lippelt è un ex-ufficiale di navi da crociera che vive in una grotta di Filicudi, nelle isole Eolie. Del suo passato conserva solo un mappamondo per ricordarsi, forse, i "limiti" dell'orizzonte. Unico eremita indocristiano d'Europa, Piero Bucciotti, ex-pugile che ha preso il nome spirituale di Swami Atmananda, ha vissuto in grotte in Sicilia, Abruzzo, sulle pendici dell'Himalaya, prima di fermarsi in Calabria, nella zona di Cerva. Vive di ciò che produce nell'orto, cammina scalzo, anche sulla neve. Sue Woodcock è un'ex-poliziotta che si è ritirata nel Nord dello Yorkshire. Padre Maxime vive da stilita in un monastero sullo sperone roccioso di Katskhi, in Georgia. Il romitaggio è stato un bisogno sin dall'infanzia per Rachel Denton, che ha realizzato il suo eremo nel Lincolnshire, e per Swami Ajatananda Puri, sulla sacra collina di Arunachala, in India. Dalla solitudine del singolo all'appello alla moltitudine, mai ostentato ma offerto. Chi vuole incontrare il "silenzio", bussi e gli sarà aperto. Israele, profeta dell'Apocalisse, ha trasformato un osservatorio abbandonato a Capo Gallo, nord-ovest di Palermo, in un santuario con simboli ebraici, cristiani e musulmani. Julia Bolton, medievalista, figlia del biografo di Gandhi e papa Giovanni XXIII, ha scelto un romitaggio metropolitano, diventando custode del cimitero degli Inglesi di Firenze. Distante dalla società per definizione, l'eremita oggi alla società partecipa. Mario lavora come volontario per anziani e non vedenti, nelle carceri e nei centri di igiene mentale. Viviana tenta di far rivivere le chiese abbandonate o chiuse per ospitare una comunità spirituale. Aperta a nuovi eremiti.
Valeria Arnaldi
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