Cappa, cappa delle mie brame...

Cappa, cappa delle mie brame...
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Mercoledì 17 Settembre 2014, 06:03
IL CAPO
La usava George Sand per sancire l'uguaglianza fra uomo e donna, la impose Courrege per lanciare la donna del futuro. Pur con messaggi differenti, o con nessuna ambizione se non quella di riscaldare, la cappa torna prepotentemente alla ribalta e sancisce la tendenza di questo imminente autunno-inverno. «La cappa – spiega la scrittrice Patrizia Finucci Gallo – era anche la “divisa” di Beaudelaire ma è sempre attuale essendo riuscita ad attraversare indenne epoche differenti. Oggi si impone grazie all'astuto repechage dei grandi stilisti, i quali pare abbiano accantonato borchie e laccetti per rilanciare una figura femminile dall'allure più narrativo».
Ed ecco dunque in passerella le cappe più diverse: lunghe, corte, minimaliste o dal taglio classico, ricamate, eccentriche, trasgressive, con bordi di pelliccia, avvolgenti di lana o fatte con lo stesso materiale del piumino. Ogni brand interpreta la sua e l'esito è comunque affascinante. Valentino punta sul linguaggio più attinente, quello battezzato dai dandy che con la cappa “cifravano” la propria esistenza, proponendo una rivisitazione corta di quella classica.
IN ODOR DI FIABA
Stesso mood per Dsquared2 e Saint Laurent by Hedi Slimane, mentre Burberry Prorsum la lavora con la stoffa degli storici trench. La allunga di qualche centimetro invece Dolce e Gabbana che la preferisce in odor di fiaba con volpi disegnate e cappuccio bordato in pelliccia, ne fa una versione da camera Grazia 'Lliani in cashmere e seta, la idealizza Blumarine abbinandola all'abito corto. E poi c'è chi la ribalta e la vuole piumino, senza alterarne il taglio: è il caso di Manish Arora e Comme Des Garçons dove l'effetto stupore è assicurato. Insomma non importa come la trovate, l'importante, per essere la vera dandy del Terzo Millennio, è possederla.
PANTALONE NERO
Ma se la cappa è un capospalla di tendenza non è detto che basti abbottonarla per essere alla moda. Piuttosto è vero il contrario, indossarla con stile non è così facile. Tanto più se si vuole assomigliare alla donna dandy proposta per questa stagione: «La prima regola è non usare la cappa per coprire ciò che vi è sotto – spiega la scrittrice – non è una palandrana e non copre gli errori nutrizionali. Al contrario, si deve prestare attenzione all'abito sottostante che contribuisce in percentuale uguale a rendere carismatico il look. Se avete gambe snelle un bellissimo effetto è dato dal pantalone nero. Abbinatelo a una camicia bianca che dovrete scegliere con cura, fanno la differenza i gemelli color rubino ai polsi e il ferma colletto in argento e Swarovski».
«La donna dandy non scimmiotta l'uomo, perciò dico no al papillon o alla cravatta ma sì a un tacco alto se ci sapete camminare. In caso contrario meglio una stringata o le dandissime scarpe con fiocco nero di Pomeaoke. Se vi piace la cappa lunghissima allora giocate sulla gonna corta e stivali come propongono Jill Stuart o Julien David».
A.I.
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