Giro d'Italia in camper per un podcast, Margherita Schirmacher viaggia sola con il suo cane e registra a bordo: «Trovo gentilezza ma Fiore fa la guardia»

La meta finale è il Salone del libro di Torino

Giro d'Italia in camper per un podcast, Margherita Schirmacher: «Trovo gentilezza ma Fiore fa la guardia»
di Valentina Venturi
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Sabato 13 Aprile 2024, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 08:53

Partire in solitaria con un camper, in compagnia solo di una fedele amica a quattro zampe e un paio di cuffie. Una ragazza sola alla scoperta del potere delle storie. È così che si realizza "SalTo in Camper, Vita Immaginaria", podcast in sei puntate in onda su RaiPlay Sound e Spotify, realizzato da Ticket to Read e nato dalla creatività di Margherita Schirmacher, una nomade radiofonica che per quasi un mese guida uno studio di registrazione su quattro ruote, dove fa salire a bordo gli ospiti. La meta finale è il "Salone Internazionale del Libro di Torino" dove la casa su ruote si trasforma in uno spazio eventi per il pubblico. In Italia Schirmacher è l'unica a registrare podcast da un camper («non conosco un'altra ragazza che vada in diretta radio»), mentre all'estero è nota la reporter Jessica Bruder autrice del libro "Nomadland - Un racconto d'inchiesta" da cui è stato tratto il film premio Oscar con Frances Louise McDormand.

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SICUREZZA

Nel mondo tante donne scelgono di vivere in furgone, facendo i lavori più disparati. Come la cantautrice Nathalie che ha trasformato il suo Hymer in uno studio di registrazione con il progetto "Carpe Diem"». L'idea di "SalTo in Camper" prende forma durante il lockdown quando a giugno 2020 realizza il primo reportage audio in diretta radio dal camper. Da lì tutto ha preso forma. «Viaggio sempre da sola precisa la 34enne conduttrice a bordo ho solo Fiore, un cane pastore bianco femmina molto buona. L'ho adottata in canile e come requisito, nelle schede, avevo scritto "un cane docile che non soffra la macchina". Mi proposero lei. Siamo al secondo anno di camper e oramai capisco che ama stare in questo spazio, prediligendo però strade dritte e con ottimo asfalto. Per il resto mi fa da guardia e soprattutto compagnia, cercando sempre di non dormire in città, ma nei dintorni». Oltre Margherita e Fiore, c'è una presenza che le segue a distanza: «Enrico Orlandi è l'unico elemento maschile: è il coproducer a cui mando le registrazioni e ne cura il montaggio e il sound design».
«In giro ho trovato molta gentilezza. Sto attenta quando dormo in zone aperte, applico una serie di accortezze come farebbe un maschio. Basti pensare che la prima persona che mi ha dato le chiavi del camper era una donna che mi noleggiò il suo: mi trasmise una grande sicurezza. Non ho mai trovato complicazioni in quanto donna».

Sicurezza e consapevolezza in movimento le hanno permesso di evitare situazioni scomode anche nella staticità professionale: «Ho rifiutato delle occasioni perché ho avuto il sospetto che dietro ci fossero delle avances. È una sensazione che mi mortifica e allarma al contempo, per cui reagisco eclissandomi».

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SOGNI

Arrivata a Roma Schirmacher ha incontrato Er Piotta («mi ha parlato del disco "'Na notte infame" e del suo primo libro "Corso Trieste": uno spaccato di Roma tra gli anni '70 e '90») e a Milano la stand-up comedian Giada Biaggi con cui ha discettato con ironia della vita. Le prossime interviste saranno sulle Alpi con la climber iraniana Nasim Eshqi, con Paolo Nori a Modena, con la band "Eugenio in Via Di Gioia" a Torino e con Gianluca Grignani a Pordenone. «Immagino sempre ciò che vorrei fare lavorativamente e poi immagino di dedicare più tempo a ciò che amo: l'arrampicata, le camminate in montagna, lo sport»

 

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