«Il mostro non è lo squalo», Blake Lively, surfista in fuga da un pescecane in “Paradise Beach”

«Il mostro non è lo squalo», Blake Lively, surfista in fuga da un pescecane in “Paradise Beach”
di Francesca Scorcucchi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Agosto 2016, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 11:03
È stato già definito il miglior “shark movie” del decennio. Paradise Beach-Dentro l’incubo, è stato un successo al box office statunitense e molto probabilmente farà altrettanto bene anche in Italia, dove è in arrivo domani. Vedere Blake Lively, l’ex amica di Gossip Girl, in bikini già varrebbe il prezzo del biglietto ma non è questo (o non solo) ad aver attratto così tanto gli spettatori americani.

Diretto da Jaume Collet-Serra, il regista di horror come Orphan e Run all night, Paradise beach è un survival movie, uno di quei film come The Martian con Matt Damon o Gravity con Sandra Bullock, in cui il protagonista è solo e deve lottare per la vita. A mettere in forse quella di Blake Lively questa volta non è Marte o lo spazio infinito ma un enorme squalo bianco che ha deciso di difendere il suo territorio di caccia da qualsiasi intruso. Nancy invece, la protagonista, è una studentessa di medicina che dopo la morte della madre, decide di ritrovare le sue radici con un viaggio in Messico, proprio sulla spiaggia che la madre in gioventù aveva tanto amato. Quelle stesse acque sono ora zona di caccia di uno squalo da cui Nancy cercherà di sfuggire per quasi tutti gli 86 minuti del film, sfruttando le sue doti fisiche e le sue conoscenze mediche. 

IL CATTIVO
«Certo il “cattivo” del film è un enorme squalo bianco ma non voglio che sia questo il messaggio del film – dice la bella attrice – anzi, al contrario, spesso le cause di certi comportamenti della natura sono da ricondurre allo sfruttamento dell’uomo». Blake Lively è un’ambientalista convinta e la premessa del film ha anch’essa a che fare con la causa ambientale. «A causa del cambiamento del clima e del riscaldamento globale, quello che prima si trovava solo in acque profonde, ora è sulla riva. Ma il nostro non vuole essere un film di denuncia dei danni che l’uomo fa all’ambiente né vuole appunto demonizzare gli animali selvatici. Gli squali sono fra i pesci più pescati nell’oceano aperto e bisogna proteggerli. La nostra è più semplicemente una storia di sopravvivenza che tocca le paure primarie di ognuno di noi, è questa la sua forza». 

La forza dell’attrice invece sta anche nell’essere riuscita a mettere in mostra il miglior fisico da bikini ad appena 8 mesi dalla nascita della figlia James, che ora ha due anni, nata dal matrimonio con Ryan Reynolds. «Fisicamente è stata una sfida. Non è stato facile per niente tornare in forma così rapidamente e l’ho fatto solo perché davvero volevo fare questo film. Ma non è la strada da seguire. Le donne non devono essere modelle dopo una gravidanza. Non devono sentirsi costrette a modificare il loro corpo troppo velocemente. Anzi, il corpo delle donne dovrebbe essere celebrato e apprezzato esattamente per come è dopo un evento come una nascita, l’arrivo al mondo di un essere umano, qualcosa di davvero meraviglioso e miracoloso».

FIGLIA D’ARTE
Ora l’attrice è in attesa del secondo figlio e ha intenzione di non fermarsi qui: «Vorrei una famiglia numerosa come la mia», dice la più piccola di cinque fratelli.
 
Blake Lively è figlia d’arte. I genitori sono entrambi attori e insegnanti di recitazione e sia i suoi due fratelli che le sorelle lavorano nel mondo del cinema. Lei in un primo tempo non voleva fare l’attrice: «Non volevo - spiega - perché tutti nella mia famiglia lo facevano. Quando sei la più giovane di una famiglia numerosa vuoi in qualche modo distinguerti, imporre la tua personalità e il mio modo per farlo, all’inizio, era questo affermare che avrei fatto altro. Pensavo: chi sono? Se questo è quello che sono loro e quello che sono loro plasma così tanto il mio essere, allora io chi sono veramente?… Poi però cresci e ti rendi conto che per affermarti non devi per forza negarti qualcosa che ti piacerebbe fare davvero».
 
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