Lavoro, al via i nuovi ammortizzatori: più fondi dal tesoretto

Lavoro, al via i nuovi ammortizzatori: più fondi dal tesoretto
di Andrea Bassi
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Martedì 28 Aprile 2015, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 00:17
Per ora è una misura quasi simbolica. I soldi che il governo è riuscito a trovare per finanziarla sono pochi, duecento milioni in tutto. Significa che le persone che potranno ottenere il sussidio non saranno più di 50-60 mila. Ma l’Asdi, il nuovo assegno per l’indennità di disoccupazione che entrerà in vigore dal primo maggio, potrebbe costituire l’embrione di un progetto di «reddito minimo» sul quale il governo sta valutando di impiegare una buona fetta degli 1,6 miliardi di euro del «tesoretto» dei conti pubblici, i soldi spuntati nel documento di economia e finanza e blindati dal Tesoro con un congelamento di risorse all’interno del bilancio dello Stato. Per ora l’Asdi, come è congegnato, ha molti limiti. È una sorta di assegno di ultima istanza, potrà essere incassato solo da coloro che non hanno più accesso agli altri ammortizzatori sociali, a partire dalla Naspi, la nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego destinata alla disoccupazione involontaria. Anche quest’ultima sarà operativa dal primo maggio, sarà pagata a chi perde il lavoro per un massimo di 24 mesi e per un importo che non potrà superare i 1.300 euro. Aver terminato il periodo massimo durante il quale è possibile usufruire della Naspi, non basterà a poter chiedere l’Asdi.

I REQUISITI

Il sussidio non sarà per tutti. Andrà solo alle persone considerate più disagiate. Il profilo esatto di chi potrà ricevere l’assegno dovrà essere delineato da un decreto ministeriale nel quale, tra l’altro, dovrà essere inserito come parametro il nuovo Isee, l’indicatore di situazione economica equivalente. Ma quello che è certo è che ad avvantaggiarsene saranno le famiglie con figli e senza altri redditi e i lavoratori ad un passo dalla pensione. L’intenzione del governo, infatti, è di evitare che si creino nuove situazioni di esodo dal lavoro lasciando persone senza stipendio e senza ancora l’assegno previdenziale. Ma l’importo dell’Asdi non sarà elevatissimo. La riforma del governo dice che potrà essere al massimo il 75% dell’assegno Naspi. Assegno che, come detto, può arrivare fino a 1.300 euro, ma che dopo il quarto mese viene decurtato del 3% ogni 30 giorni. Alla fine del periodo, insomma, si tratta al massimo di 700 euro. L’Asdi, dunque, potendo essere al massimo il 75% di questa cifra, sarà inferiore a 500 euro. In realtà è la stessa norma a fissare un tetto ancora più basso, spiegando che comunque il sussidio di «ultima istanza» dell’Asdi, non potrà superare come importo quello dell’assegno sociale pagato dall’Inps. La misura di quest’ultimo è stata fissata per il 2015 in 448 euro per 13 mensilità. Se calcolato su dodici mesi (l’Asdi è pagata per sei mesi al massimo), l’importo sale leggermente a 485 euro.

Con il tesoretto il governo avrebbe diverse possibilità davanti. Estendere temporalmente la misura (magari fino ad un anno) e allargare la platea. Per ogni 100 milioni investiti sull’Asdi (ferma restando la copertura a sei mesi) la platea salirebbe di 30 mila persone (15 mila se si estendesse la durata ad un anno). Insomma, usando tutto il tesoretto per l’Asdi si riuscirebbero a coprire mezzo milione di persone. Il governo ha già detto che il tesoretto sarà utilizzato per progetti legati al welfare e per combattere la povertà. Ma le risorse sono contese anche da altre priorità. Come il progetto buona scuola, a caccia di risorse non solo per la stabilizzazione dei 101 mila precari ma anche per gli incentivi al personale docente. Per vedere da che lato penderà la bilancia bisognerà attendere ancora qualche settimana. L’idea, comunque, è di licenziare il provvedimento sul tesoretto prima della scadenza elettorale di maggio.

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