Le bellezze segrete che l’Italia riscopre: in una settimana 5.300 segnalazioni dopo l’invito di Renzi

Le bellezze segrete che l’Italia riscopre: in una settimana 5.300 segnalazioni dopo l’invito di Renzi
di Laura Larcan
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Domenica 15 Maggio 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 19:09
Dalla “città che muore” Civita di Bagnoregio alle Mura Timoleontee di Gela, dall’eclettico moresco Castello di Sammezzano a Reggello, alla preistoria sarda della Domus de Janas del sito archeologico di Sa Pala Larga a Bonorva. Sono solo alcune delle 5300 segnalazioni (il dato è di ieri) arrivate via posta elettronica all’indirizzo bellezza@governo.it. Gli italiani stanno rispondendo, una mobilitazione partita dal basso, nel piccolo di un entusiasmo familiare o cittadino, spinti dall’affetto genuino per un pezzo di patrimonio storico. 

La corsa a «condividere» il proprio monumento del cuore è scattata domenica scorsa, 8 maggio, dopo che il premier Matteo Renzi ha invitato, dalle telecamere della trasmissione Che tempo che fa, i cittadini italiani a segnalare via mail un luogo speciale che vorrebbero vedere restaurato, salvato dal degrado, ma anche solo valorizzato per farlo tornare fruibile e accessibile da tutti. «Dedicheremo 150 milioni di euro già pronti a progetti che arrivano dai cittadini - ha annunciato Renzi - Per questo invito tutti coloro che hanno suggerimenti a scriverci». Le proposte sono arrivate, una valanga. C’è tempo fino al 31 maggio per caldeggiare la propria chiesetta, il palazzo, la fontana o il giardino. Una commissione tecnica valuterà le segnalazioni e stilerà la golden list degli interventi. «Firmerò prima delle vacanze estive il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per assegnare le risorse», ha precisato Renzi. 

Il bello di questa mobilitazione collettiva è che non spiccano i monumenti noti, che evocano scenari popolari. Ma sfilano tanti luoghi minori, poco noti, eppure straordinari che in questa occasione vengono fatti riscoprire proprio dall’affetto locale. «Nel bel mezzo della Pineta di Castelfusano (tra Roma e Ostia) ci sono i resti dell'antica Villa di Plinio lasciati in totale abbandono», scrivono. Ancora da Roma, segnalano la Villa Leopardi sulla Nomentana, «esempio di stile eclettico di proprietà del comune di Roma abbandonato con gli ingressi tamponati perché era diventato dimora dei senzatetto». 

IL LAZIO E IL SUD
Nel Lazio, chiedono attenzione per il Palazzo Giustiniani Odescalchi di Bassano e il Castello Sforza Cesarini di Ardea. Dal Nord: «L'organo della Cattedrale di Aosta, l’anima di un festival quasi cinquantenario poi abbandonato dalle istituzioni a causa della crisi finanziaria». Al Sud: «Quello che noi sogniamo per Pantelleria è un Museo diffuso». Ricostruire il cinema-teatro di Cavalese, in val di Fiemme, distrutto da un incendio, e salvare in Calabria, la torre Saracena della Rocchetta che «si trova in uno stato di totale abbandono». Finoalla chiesa del Ss. Crocifisso di Calatafimi Segesta nella provincia di Trapani. 
 
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