Domus Aurea la riscoperta

Domus Aurea la riscoperta
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Sabato 25 Ottobre 2014, 06:22
L'INAUGURAZIONE
L'Amorino è in equilibrio su un tralcio di vite. Si tiene sulla punta di un piede, mentre l'altra gambina, con vezzo gioioso, è piegata all'indietro. Un motivetto decorativo che gli archeologi al lavoro nel cantiere di restauro della Domus Aurea hanno riportato alla luce nella sala della Volta Gialla. E il bello è che accanto alla figurina sono riaffiorati disegni a sanguigna lasciati dagli artisti del Rinascimento che si divertono a copiare il piccolo Eros di Nerone. «Pinturicchio potrebbe aver eseguito questi disegni a sanguigna copiando le figure originali», ipotizza Elisabetta Segala dello staff della Soprintendenza ai beni archeologici di Roma diretta da Mariarosaria Barbera.
I DISEGNI
Pinturicchio, non a caso, proprio vicino agli Amorini ha lasciato la sua firma, seguita, però, dall'epiteto “sodomito” inciso da mano anonima per irridere il pittore. E la sala della Volta Gialla è una delle “stanze segrete” della Domus Aurea, ambienti che non erano stati inseriti nel percorso di visita del 1999 quando il monumento aprì, salvo richiudere nel 2005 per il rischio crolli. Spicca nella sequenza di ambienti lungo il peristilio dell'ala occidentale, l'area che un tempo era concepita come un cortile-giardino, da cui filtrava la luce necessaria per far brillare stucchi, affreschi, marmi, mosaici, e giochi sapienti di foglie d'oro. Quell'oro voluto da Nerone per esuberanza estetica ma anche per velleità ideologica, a evocare un'aura di potenza divina assimilabile ad Apollo, dio del sole. Ecco il nuovo percorso di visita al cantiere della Domus Aurea, inaugurato ieri dal Ministro per i Beni culturali e turismo Dario Franceschini e da domani fruibile dal pubblico (su prenotazione, sabato e domenica, 0639967700).
La galleria occidentale è una sorpresa. La sala dalla Volta Rossa regala un'esplosione di colore pompeiano. L'imponente sala delle Civette svela eleganti motivi di uccellini alternati a Minerve. «Restituire al pubblico questa parte del cantiere c'è sembrato un traguardo della trasparenza amministrativa», sottolinea la Barbera. Vedere oggi un monumento che sarà ancora per 4 anni al centro di una titanica operazione di restauro fa effetto. Le decorazioni raffinate del Criptoportico 92 sono una vertigine, e i volumi grandiosi della Sala Ottagona riaprono il caso: «Con i lavori di consolidamento abbiamo appurato - dice Ida Sciortino - che questa sala non aveva pavimento né rivestimenti fissi sulle pareti. Dati che oggi confermano quello che raccontano le fonti, e cioè che aveva un arredo mobile». In fondo la Domus Aurea del Colle Oppio rimane un grande enigma: «Non sono state trovate latrine, e questo ci fa pensare che fosse un luogo di rappresentanza - avverte la Sciortino - Nerone non risiedeva qui, bensì nell'ala sul Palatino».
Ma le meraviglie non possono prescindere dal cantiere, diretto con coraggio da Fedora Filippi. Ecco allora che il ministro Franceschini è tornato a battere cassa con gli imprenditori perché approfittino dell'Art Bonus per trovare i 31 milioni di euro per la Domus Aurea. E ha lanciato una campagna di crowdfunding (le donazioni su www.cantieredomusaurea.it). Ma intanto un supporto arriva da Sky Arte con un docufilm in onda già il 1 novembre. «Fate come e più di Sky», ha esortato il ministro Franceschini.
Laura Larcan

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