Fare il pieno è sempre di più un incubo per le famiglie italiane

Stato in riserva: le tasse sui carburanti
fanno crollare il gettito fiscale

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo

ROMA - Allarme per le entrate fiscali, anche lo Stato va in riserva. Nonostante i forti aumenti del prezzo alla pompa nell’ultimo periodo, e nonostante le tasse sui carburanti nel nostro paese siano le più care d’Europa, a gennaio il gestito del settore è sceso rispetto allo stesso mese del 2012. Secondo il Centro Studi Promotor è più che un allarme perché il dato negativo dell’ultimo mese conferma un trend che si era invertito già a dicembre dopo un intero 2012 che aveva invece visto le entrate fiscali dei carburanti sempre in crescita nonostante il deciso calo dei consumi.

A gennaio il gettito fiscale derivante dalle vendite
dei carburanti di autotrazione è diminuito del 5,2%, cioè di 150 milioni di euro. Un calo che si somma ai 229 milioni persi a dicembre rispetto allo stesso mese del 2011 (meno 7,2%). L’aumento del prezzo, quindi, e anche l’aumento dalla tassazione in percentuale, non bastano più a compensare il forte calo dei consumi causato proprio dai prezzi troppo alti. Le imposte sulla benzina nel nostro paese sono infatti superiori di 23,1 centesimi di euro rispetto alla media europea, mentre quelle del gasolio arrivano addirittura a più 24,4 centesimi.

Secondo il CPS se la tendenza del primo mese dovesse
essere confermata nel resto dell’anno il gettito dei carburanti potrebbe far registrare una contrazione di 2,6 miliardi, un vero buco per le casse dello Stato. A gennaio il consumo di benzina e gasolio per autotrazione è stato di 2,9 miliardi di litri (meno 7,8%), la spesa relativa è stata di 4,96 miliardi di euro (meno 6,4%), le imposte sono scese a 2,74 miliardi di euro (appunto meno 5,2%), mentre la componente industriale è scesa del 7,8%, attestandosi a 2,216 miliardi di euro. Nei primi 11 mesi dello scorso anno il gettito era sempre aumentato con picchi di quasi il 30% a gennaio e oltre il 20% a marzo e giugno.

Le associazioni dei consumatori e la Condiretti si associano all’allarme del CPS. «L’aumento eccessivo della tassazione ha portato ad un progressivo abbandono delle automobili», hanno dichiarato Adusbef e Federconsumatori. «Fare il pieno all’auto ormai costa più che fare la spessa per la famiglia», ha aggiunto Coldiretti.

  • condividi l'articolo
Martedì 19 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 02-03-2013 22:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA