LA GIORNATA

Hamas diffonde video con due ostaggi morti, nel filmato parla Noa: «Uccisi da raid israeliano». Nave Usa colpita da missile al largo dello Yemen

Gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente

Houthi lanciano missile verso cacciatorpediniere Usa Uss Laboon nel Mar Rosso: abbattuto

Israele smentisce

«Smentiamo formalmente le bugie di Hamas secondo cui gli ostaggi sarebbero stati uccisi in seguito ai nostri attacchi», ma «sappiamo che abbiamo preso di mira e distrutto le infrastrutture dei terroristi situate vicino al luogo in cui erano detenuti». Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, commentando il video diffuso dalle Brigate al-Qassam in cui si annuncia la morte di due ostaggi a causa dei raid israeliani su Gaza. «Abbiamo informato le famiglie della nostra profonda preoccupazione per la sorte di Itay Sabirsky e di un altro ostaggio. Potrebbero essere morti», ha aggiunto il portavoce.

Il video di Hamas con Noa: «Ostaggi uccisi nei raid delle nostre Forze di difesa israeliane»

Sono stati uccisi «nei raid delle nostre Forze di difesa israeliane» due degli ostaggi che erano stati mostrati ieri sera in un video di Hamas. Lo dice Noa Argamani, la ragazza rapita al rave il 7 ottobre scorso, portata via in moto dai terroristi. Nel video, che Israele non è stato pubblicato, si vedono le immagini dei due uomini morti, Yossi Sharabi e Itay Svirsky

Hamas diffonde video con due ostaggi morti

Sono morti Yossi Sharabi e Itay Svirsky, due dei tre ostaggi del video diffuso da Hamas ieri sera. Lo fa intendere in un nuovo filmato pubblicato in serata Noa Argamani, la ragazza rapita che compariva nello stesso video messo su Telegram dal gruppo terroristico. Nel filmato di oggi - che in Israele non è stato pubblicato - si vedono le immagini dei due ostaggi uomini privi di vita. Secondo il racconto di Argamani, che non è stato possibile verificare, i due «sono stati uccisi in due bombardamenti israeliani separati».

Nave cargo Usa colpita, danni limitati

È stata colpita da un «proiettile non identificato» al largo della costa yemenita la nave Gibraltar Eagle. È quanto si limita a far sapere, come riporta la Bbc, l'operatore con sede negli Stati Uniti Eagle Bulk Shipping. La nave, che trasporta prodotti siderurgici, «ha riportato danni limitati a una stiva, ma è stabile e sta lasciando l'area». Secondo quanto reso noto non ci sono feriti tra l'equipaggio. Stando al Centcom, intorno alle 16 ora di Sanàa, gli Houthi dello Yemen - che l'Iran è accusato di sostenere - hanno lanciato contro la nave un missile balistico antinave da aree del Paese arabo sotto il loro controllo.

Mar Rosso, riunione tra Tajani, Crosetto e Mantovano

Si è svolta nel pomeriggio a Palazzo Chigi una riunione di coordinamento fra presidenza del Consiglio, ministero degli Affari Esteri e della Difesa per esaminare i principali elementi di crisi nell'area del Mediterraneo allargato, e in particolare la situazione di sicurezza per la navigazione nel Mar Rosso. Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano hanno confrontato le analisi delle rispettive amministrazioni e hanno concordato le linee guida da proporre nelle prossime riunione internazionali, in particolare al Consiglio Affari Europei del prossimo 22 gennaio, quando verrà discussa la formazione di una forza navale europea dedicata alla protezione delle navi mercantili nell'area del Mar Rosso.

Gli Usa: nostra nave mercantile colpita da missile balistico

È stato un missile balistico antinave lanciato dagli Houthi in Yemen a colpire oggi alle 16 ora locale di Sanaa la Gibraltar Eagle, una nave portacontainer battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà e gestione Usa. Lo rende noto su X il comando centrale americano. Il vascello non ha riportato feriti o danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio. Due ore prima, informa l'Us Central Command, le forze statunitensi hanno intercettato un missile balistico antinave lanciato verso le rotte commerciali del Mar Rosso meridionale. Il missile è caduto in volo schiantandosi nello Yemen, senza causare feriti o danni.

Meloni sente il primo ministro del Libano: «Rafforzare mediazione»

«Nella giornata di oggi, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Libano, Najib Mikati». Lo riferisce Palazzo Chigi spiegando che «nel corso dello scambio di vedute sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi in corso e ribadita la volontà di entrambi i leader di evitare un allargamento del conflitto a Gaza. In particolare, il Presidente Meloni ha discusso di come rafforzare la mediazione in corso tra Libano e Israele, sottolineando la massima disponibilità dell'Italia a lavorare con tutte le parti in causa».

Sunak: «Non esiteremo a colpire ancora gli Houthi»

Il Regno Unito «non esiterà» ad intraprendere nuove azioni contro gli Houthi a tutela della sicurezza degli interessi britannici nel Mar Rosso. Ad affermarlo è stato il premier Rishi Sunak durante una visita in Essex. «Ci troviamo di fronte ad una escalation della serie di attacchi degli Houthi contro i mercantili, ivi compreso un attacco contro una nave da guerra della Royal Navy», ha aggiunto, definendo tutto questo «inaccettabile». L'azione militare intrapresa da Londra la scorsa settimana è stata «l'ultima risorsa» volta a portare ad una «de-escalation delle tensioni nella regione» ed a «ripristinare la stabilità».

Nave colpita al largo di Aden è americana

È una 'bulk carrier', una portarinfuse, di proprietà americana e battente bandiera delle Isole Marshall la nave colpita da un missile al largo dello Yemen. Lo ha indicato la società britannica di sicurezza marittima Ambrey, precisando che il missile ha causato un incendio nella stiva, ma la nave può continuare la navigazione.

Secondo Ambrey, non ci sono vittime e l'imbarcazione non ha legami con Israele.

 

La Ambrey ha identificato la nave colpita come la Eagle Gibraltar, una portarinfuse battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà di Eagle Bulk, una società con sede nel Connecticut, quotata alla Borsa di New York. La società non ha risposto alle ripetute richieste di commento, riporta il Guardian, e non ci sono ancora rivendicazioni, anche se i sospetti si concentrano sugli Houthi. Neanche la Quinta Flotta della Marina americana basata in Bahrein ha ancora risposto a una richiesta di commento.

Fonte yemenita: Houthi hanno preso di mira nave diretta in Israele

Le forze degli Houthi, gruppo che controlla ampie zone dello Yemen, hanno preso di mira nel Mar Rosso una nave diretta in Israele. Lo ha sottolineato una fonte militare yemenita ad al-Jazeera, dopo che l'agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) ha segnalato che una nave è stata colpita da un missile al largo di un'area dello Yemen controllata dagli Houthi. Secondo la fonte militare, l'attacco è stato lanciato dopo che la nave ha respinto gli avvertimenti che le erano stati rivolti.

Nave colpita da un missile al largo dello Yemen

Una nave è stata colpita da un missile al largo di un'area dello Yemen controllata dagli Houthi. Lo ha riferito sul social X l'agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto), segnalando che l' «attacco» è avvenuto al largo della città portuale di Aden.

Gb: incidente al largo di Aden

L'agenzia per le operazioni commerciali marittime del Regno Unito (Ukmto) ha segnalato «un incidente» al largo della città portuale di Aden, nel sud dello Yemen. Nel post sul social X non si aggiungono ulteriori dettagli, ma la segnalazione segue la minaccia degli Houthi, secondo cui lo Yemen si trasformerà in un «cimitero» per gli americani.

 

 

Hamas pubblica nuovo video dei 3 ostaggi: «Ancora vivi?»

Hamas ha pubblicato su Telegram un nuovo video dei 3 ostaggi già mostrato una prima volta ieri. In questo recente, i volti di Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky, si muovono come nei giochi delle slot machine. E sono accompagnati dalla scritta «Che pensi? Ancora vivi? Tutti morti? o Alcuni vivi, Alcuni morti?». E subito dopo Hamas sostiene: «Stanotte vi informeremo del loro destino».

Due Navy Seal americani scomparsi nel golfo di Aden

Due Navy Seal americani sono scomparsi dopo essere caduti in mare durante un'operazione di ricerca di armi destinate allo Yemen. Lo riporta Sky News sottolineando che, secondo quanto riferito da funzionari Usa alla Nbc, la scomparsa è avvenuta nel corso di un attacco ad una piccola nave al largo della Somalia. I due marinai stavano perquisendo le imbarcazioni nel Golfo di Aden alla ricerca di beni illegali come armi o droga, ma non facevano parte della missione internazionale per proteggere le navi dagli attacchi degli Houthi yemeniti nel Mar Rosso. I marinai stavano cercando di salire su una piccola imbarcazione tradizionale, conosciuta come dhow, lo scorso giovedì sera quando uno di loro è caduto, hanno detto i funzionari, parlando in forma anonima. Un secondo marinaio è intervenuto per salvare il primo, come prevede il protocollo, ed entrambi sono scomparsi. Nel quarto giorno da quando i marinai sono finiti in mare, continuano le operazioni di ricerca e salvataggio via mare e via aerea sulle acque. «Per motivi di sicurezza operativa, non rilasceremo ulteriori informazioni finché l'operazione di recupero del personale non sarà completata», sottolinea una dichiarazione del Comando Centrale degli Stati Uniti, che supervisiona le forze armate in Medio Oriente e in alcune parti dell'Asia. «In segno di rispetto per le famiglie colpite, al momento non rilasceremo ulteriori informazioni sul personale scomparso», aggiunge secondo quanto riporta Sky News.

Qatar sospende invio gas attraveso Mar Rosso

Il Qatar ha sospeso l'invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato rischi nella vitale via d'acqua. Lo sostiene Bloomberg. Almeno cinque navi Gnl gestite dal Qatar sono state fermate da venerdì, secondo i dati di tracciamento delle navi compilati da Bloomberg. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di Gnl in Europa aumenta i rischi proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente.

 

Houthi, missile verso nave da guerra Usa

Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso meridionale. Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) con un comunicato su X, spiegando che il missile è stato abbattuto vicino alla città portuale di Hodeidah, nello Yemen. Non si registrano vittime o danni. Il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam ha descritto l'azione degli aerei «nemici» come una palese violazione della sovranità nazionale dello Yemen.

Il Comando centrale statunitense (Centcom) afferma che un missile da crociera antinave è stato lanciato ieri pomeriggio dalle aree dei militanti Houthi dello Yemen verso il cacciatorpediniere Uss Laboon nel Mar Rosso meridionale. In un post sul suo account X, il Centcom specifica che il proiettile è stato abbattuto in prossimità della costa di al-Hudayda da aerei da caccia americani e non sono stati segnalati feriti o danni.

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