Nonostante il suo carattere “purosangue” infatti, il Westminster apre la settimana a New York con le gare che vedono i cani di tutte le razze e tutte le dimensioni impegnati a saltare ostacoli, scalare scale, infilarsi dentro tunnel, il tutto in gara contro il cronometro. La più difficile di queste contese, quella per i cani di dimensioni più grandi, è stata vinta dall’attempata Harley, un incrocio di varie razze, o, come i meticci vengono definiti qui a Westminster una “all American dog”.
Harley non si è risparmiata: è partita alla massima velocità, seguendo con precisione ogni comando che la sua padrona, Erin Stumler, le dava, sia con la voce che con i gesti della mano. Ha impiegato 43,92 secondi a percorrere il tragitto, senza fare un errore. E alla fine è balzata in braccio a Erin, felice lei stessa e consapevole di aver fatto benissimo. Perfino i due commentatori tv della Fox, che da anni seguono questo appuntamento canino, non hanno saputo trattenere la commozione davanti all’esempio di “resiliency” che quel cane oramai vecchiotto, provato da una grave malattia, da operazioni e una lunga convalescenza, aveva mostrato all’intero Paese.
La padrona, che vive nell’Indiana, riceverà mille dollari di premio, che intende devolvere in beneficenza. Mentre Harley si godeva qualche bocconcino dopo la gara, i giornalisti hanno chiesto a Erin come abbia potuto portato Harley alla vittoria: «E’ facile! le piace correre, e correre con me. E poi le piacciono i bocconcini che le do» ha risposto la 35enne ragioniera. «Siamo semplicemente felici che Harley sia ancora con noi, sia sana e possa essere un esempio di coraggio per tutti» ha aggiunto la giovane donna.
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