Truffa milionaria ai danni dell’esercito statunitense. Janet Yamanaka Mello, 57 anni, rischia fino a 150 anni di carcere per aver sfruttato il suo ruolo di impiegata nella base militare di Fort Sam Houston in Texas, sottraendo fondi per sette anni per un totale di oltre 100 milioni di dollari, spesi per condurre una vita agiata e viaggiare per il mondo, oltre che per acquistare case, beni e auto di lusso e gioielli.
La truffa
Secondo il Sant’Antonio Express-News, Mello inizia la sua truffa nel 2016 creando il programma “Child Health and Youth Lifelong Development”, un’attività destinata a fornire servizi alle famiglie e ai figli dei militari attraverso l’organizzazione giovanile statunitense 4-H.
I documenti falsi
Da un comunicato stampa fornito dal Dipartimento di Giustizia si apprende che «Mello avrebbe presentato regolarmente documenti falsificati», apponendo su di essi la firma del suo capo. Probabile che la truffa non sia stata scoperta prima per via della fiducia di cui la donna godeva tra i suoi supervisori e colleghi.
Tutti gli acquisti
In questi anni Mello ha accumulato 31 immobili di proprietà sparsi tra Colorado, New Mexico, Texas, Maryland e Washington. Tra questi sono incluse una villa da 3,1 milioni di dollari dotata di 8 camere da letto, 12 bagni e 55 posti auto in un vasto complesso di 58 acri a Preston, nel Maryland. Un’altra, a Castle Rock in Colorado, vale 2,3 milioni di dollari con 4 camere da letto e 6 bagni, estesa su 35 acri.
Al contempo, Mello avrebbe acquistato 78 veicoli, tra cui 16 motociclette Harley-Davidson, 5 Triumph, 4 Ducati, 2 BMW e una Ferrari Fratelli 165 Racer del 1955. Secondo il Messenger, negli elenchi immobiliari presentati in tribunale figurano anche una Maserati GranTurismo del 2018, una Chevrolet Corvette del 1954, una Ford Mustang del 1966, 5 Mercedes-Benz e 2 Aston Martin.
Scoperti anche sei conti bancari intestati alla donna con più di 18 milioni di dollari, poi sequestrati dalle autorità. Mello è stata arrestata a dicembre con cinque capi d’imputazione di frode postale, quattro capi d’accusa per transazioni illegali di denaro e una per furto d’identità aggravato. Rilasciata senza cauzione, ha tempo fino al 19 gennaio per raggiungere un patteggiamento, altrimenti affronterà la giuria e il processo il 12 febbraio.