Era un serial killer, conosciuto per aver mutilato parti del corpo delle sue vittime. Ed è stato uno dei detenuti che Vladimir Putin ha deciso di mandare al fronte per rafforzare il suo esercito. Si chiamava Denis Aleksandrovich Zubov e la notizia è stata riportata dai tabloid inglesi. Condannato nel 2017 a 21 anni di carcere di massima sicurezza per aver ucciso tre persone in nove mesi, il suo rilascio è stato effettuato in segreto e solo ora i giornalisti anti-Putin in Russia hanno scoperto la sua tomba e hanno rintracciato un certificato di morte. La lapide afferma che Zubov è morto all'età di 42 anni nell'aprile 2023, il mese dopo che il Cremlino permise a cinquemila criminali violenti di combattere per i mercenari Wagner di Yevgeny Prigozhin in Ucraina in cambio della grazia.
Gli omicidi
Zubov, che in precedenza aveva lavorato come bracciante agricolo, ha commesso il primo omicidio nel 2013 dopo aver scoperto che la sua ex fidanzata e madre di suo figlio, la 27enne Natalia Ravdina, usciva con un nuovo uomo, il 63enne Valery Malnik.
Pochi giorni dopo, Zubov ha seguito una donna di 73 anni, l'ha uccisa con un coltello e una chiave inglese e le ha tagliato i seni. Ha effettuato il secondo attacco esclusivamente per far sembrare gli omicidi opera di un "maniaco" e disorientare la polizia. Zubov è poi tornato insieme a Ravdina – che non era a conoscenza dei suoi crimini – ma lei ha interrotto nuovamente la relazione nove mesi dopo. L'ha attirata in una foresta, l'ha strangolata e seppellito il suo corpo prima di nascondersi per due anni.