Russia e Corea del Nord, cosa significa l'incontro fra Shoigu e Kim: cresce la minaccia nucleare?

La visita del ministro della Difesa a Pyongyang è la prima internazionale di alto livello, da quando nel 2020 il regime ha chiuso le frontiere per la pandemia

Russia e Corea del Nord, cosa significa l'incontro fra Shoigu e Kim: cresce la minaccia nucleare?
di Cristiana Mangani
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Giovedì 27 Luglio 2023, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:49

Un incontro che ha grande valore politico: una delegazione russa, guidata dal ministro della Difesa Sergei Shoigu, si è unita a una delegazione cinese, in Corea del Nord per celebrare il settantesimo «anniversario della vittoria», confermando, di fatto, l’esistenza di un «blocco sino-russo». Ad arrivare a Pyongyang è stato il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, il generale incaricato di sovrintendere all'invasione dell'Ucraina, in un giorno non casuale, quello della firma dell'armistizio che ha portato a una tregua alla guerra di Corea del 1950-53.

Russia e Corea del Nord, cresce la minaccia nucleare?

Passando davanti a enormi missili balistici intercontinentali e a droni militari finora rimasti segreti, il leader del Paese, Kim Jong-un, ha mostrato la sua forza militare al ministro russo, in un tour tra le armi più nuove e avanzate della Corea del Nord.

Dopo che Washington all'inizio di quest'anno ha accusato Pyongyang di fornire a Mosca armi per la sua guerra in Ucraina, le fotografie pubblicate sui media statali sembrerebbero confermare l'accordo tra i due, ovvero l'esistenza di un blocco Corea del Nord-Cina-Russia, proprio come agli albori della prima guerra fredda.

Durante una serata di gala organizzata per l'occasione, Shoigu ha elogiato l'esercito nordcoreano definendolo il «più potente» del mondo. Tutto questo mentre immagini satellitari hanno mostrato che Pyongyang si sta preparando per una parata militare su larga scala, in modo da far vedere al mondo la sua potenza e la crescita dei suoi armamenti che, finora, le sono costate importanti sanzioni internazionali.

L'incontro fra Shoigu e Kim

Alla serata hanno partecipato anche illustri ospiti russi e cinesi, tra i quali il vice presidente del Congresso nazionale del popolo Li Hongzhong. E tutto questo, oltre a segnalare l'allentamento dei severi controlli alle frontiere di Pyongyang per il Covid-19, ha offerto a Kim una vetrina internazionale, ma anche interna. Un tentativo di rafforzare la sua immagine da statista nonostante i gravi problemi economici in cui versa la Corea del Nord.

Shoigu è stato accolto all'aeroporto di Pyongyang martedì sera dal suo omologo nordcoreano Kang Sun-nam, prima di passare davanti a una fila di soldati che lo hanno salutato dando il benvenuto con uno striscione che inneggiava al "compagno ministro della difesa" sia in coreano che in russo.

La Russia, storico alleato di Pyongyang, è uno dei pochissimi paesi che mantiene relazioni amichevoli con il Nord, anche perché il leader autoritario, Kim, ha offerto un forte sostegno all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

Secondo un rapporto dell'intelligence statunitense dello scorso anno, la Russia ha acquistato milioni di proiettili di artiglieria e razzi dalla Corea del Nord. Gli analisti sostengono che potrebbe essere avvenuto uno scambio di armi con grano, petrolio e forniture mediche, che hanno permesso a Kim di attenuare l'impatto delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro il suo programma di armi nucleari.

Dopo l'incontro con i più alti funzionari della difesa, Shoigu ha sottolineato il rafforzamento dei rapporti tra i due Paesi, ribadendo che i legami militari con Pyongyang si sarebbero intensificati. «Sono convinto - ha detto il ministro russo - che questi colloqui contribuiranno a rafforzare la cooperazione tra le nostre agenzie di difesa», senza, però, specificare i dettagli della futura cooperazione militare. «Per la Russia - ha aggiunto -, la Repubblica popolare democratica di Corea è un partner importante, con il quale condividiamo un confine comune e una ricca storia di cooperazione».

La spinta di Kim per legami più profondi con gli alleati Cina e Russia vuole contrastare l'altro blocco forte composto dagli Stati Uniti che hanno intensificato la cooperazione per la sicurezza di Washington con Seul e Tokyo, nel tentativo di frenare l'espansione di Pechino nell'Indo-Pacifico.

Negli ultimi mesi, Pyongyang si è scagliata contro le esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud e, in particolare, sull'attracco del primo sottomarino americano dotato di armi nucleari arrivato in Corea del Sud dagli anni '80. Tanto che, in risposta, hanno lanciato test missilistici.

Dl canto suo, Yoon Suk Yeol, il presidente sudcoreano, ha invitato decine di veterani di guerra stranieri, tra cui una delegazione britannica, per onorare i soldati caduti nel conflitto del 1950-53, dove sono rimasti uccisi e feriti milioni di persone, dando il via a anni di tensione tra le due Coree e gli Stati Uniti.

La visita di Shoigu in Corea del Nord è la prima internazionale di alto livello, da quando nel 2020 il regime ha chiuso le frontiere per la pandemia. I festeggiamenti per l'occasione, poi, hanno anche dato la possibilità per ulteriori incontri russo-cinesi. Mentre, a proposito di alleanze, il sito Politico ha rivelato che la Russia ha acquistato in Cina droni per un valore di 100 milioni di dollari, cifra superiore 30 volte all’import degli ucraini. E sempre Pechino ha venduto componenti per i corpetti anti-proiettile, elmetti, macchine industriali suscettibili di impiego militare.

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