Ostaggi, Roni era riuscito a scappare da Hamas: si è nascosto per 4 giorni a Gaza, poi è stato ricatturato dai cittadini

Il giovane è stato rilasciato ieri dai terroristi in «omaggio agli sforzi di Putin ed in un segno di rispetto per la posizione della Russia»

Ostaggi, il russo-israeliano Roni era riuscito a scappare: si è nascosto per 4 giorni, poi è stato catturato dai cittadini
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Lunedì 27 Novembre 2023, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 08:44

Ieri è stato ufficialmente rilasciato da Hamas, ma Roni Kariboi era riuscito a sfuggire alla prigionia dei terroristi già una volta. Il 25enne russo-israeliano era infatti già scappato dall'edificio dove veniva tenuto prigioniero a Gaza, per 4 giorni si è nascosto cercando di capire come raggiungere il confine, poi è stato catturato dagli abitanti che lo hanno riconsegnato ai miliziani. È il racconto riferito a Ynet dalla zia di Roni, Yelena Magid, dopo la liberazione del ragazzo rapito il 7 ottobre al rave party nel deserto dove lavorava come tecnico del suono e che Hamas ha detto di aver liberato in «omaggio agli sforzi del presidente Vladimir Putin ed in un segno di rispetto per la posizione della Russia».

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La fuga dell'ostaggio russo Roni Kariboi

Roni «ha raccontato che lo tenevano prigioniero in un edificio poi crollato a causa dei bombardamenti, ha cercato di scappare, era come in un film, per quattro giorni si è nascosto lì intorno ed era solo, alla fine gli abitanti di Gaza lo hanno catturato e lo hanno restituito nelle mani dei terroristi», ha detto Yelena Magid riportando le parole del nipote. «Roni ha cercato di raggiungere il confine, ma non aveva i mezzi per capire dove si trovava e dove scappare.

Gli ho chiesto come ti senti? Hai gli incubi di notte? Mi ha detto: "Ascolta, ho gli incubi, ma va tutto bene"».

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Yulia Kariboi, sorella di Roni, ha scritto su Facebook: «Non ho parole per ringraziare tutti, per il sostegno, la preoccupazione, l'aiuto, le preghiere. Ce l'abbiamo fatta, Roni è tornato a casa. Camminando, sorridendo e ridendo. Forte proprio com'è sempre stato».

«Ma non abbiamo finito, molti altri nostri fratelli sono rimasti indietro. Continuiamo a lottare per loro. Non ci fermeremo finché tutti non torneranno a dormire nei loro letti accanto alle loro famiglie. Tutti devono tornare indietro».

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