Naufrago (e il suo cane) salvati dopo due mesi alla deriva nel Pacifico: «Mangiavamo solo pesce crudo»

Erano partiti in aprile dal porto messicano di La Paz, nella Baja California, diretti alla Polinesia francese

Naufrago (e il suo cane) salvati dopo due mesi alla deriva nel Pacifico: «Mangiavamo solo pesce crudo»
di Vittorio Sabadin
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Domenica 16 Luglio 2023, 23:59 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 11:38

Tim Shaddock, un marinaio australiano di 51 anni, e il suo cane Bella sono stati tratti in salvo dopo avere trascorso due mesi alla deriva nell’Oceano Pacifico, mangiando solo pesce crudo e bevendo l’acqua piovana. Shaddock e Bella erano partiti in aprile dal porto messicano di La Paz, nella Baja California, diretti alla Polinesia francese, ma dopo tre settimane il catamarano sul quale navigavano era stato investito da una burrasca che aveva completamente distrutto l’elettronica di bordo: niente più radio, radar, strumenti di navigazione, avvolgiranda, verricelli e altri dispositivi che sono indispensabili a chi affronta da solo una lunga traversata. L’imbarcazione è così andata alla deriva nell’oceano più grande della Terra, nel quale ogni nave risulta più piccola di un ago in un pagliaio. 

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IL MIRACOLO

È stato per un puro caso che un peschereccio messicano, che andava in cerca di tonni, l’ha trovata due mesi dopo.

Gli uomini del peschereccio disponevano di un elicottero che si alzava alla ricerca di branchi di tonni, ed è stato dall’elicottero che è stata avvistata la barca di Shaddock. Anche dall’alto sembrava malconcia, con la coperta piena di teli, secchi rovesciati, cime in disordine. A bordo c’erano un uomo con una lunga barba bianca e un cane che abbaiava e scodinzolava. Dal peschereccio hanno calato un gommone che ha raggiunto i naufraghi. Uno dei soccorritori, pensando forse di trovarsi di fronte a un uomo confuso, gli ha chiesto se poteva dirgli il suo nome: «Mi chiamo Tim Shaddock - ha risposto lui senza esitazioni - e sono australiano». È stato girato un video che documenta il salvataggio e che è stato trasmesso più volte dalle televisioni di Sydney, e ovviamente sul web, abbinato al primo piano di Tom Hanks nel film “Castaway”. Tra i due c’è effettivamente una certa somiglianza per la barba incolta e i capelli scomposti, tratto distintivo di ogni disperso in mare fin dai tempi di Ulisse. Quando hanno saputo che erano alla deriva da due mesi, i soccorritori sono rimasti stupiti dalle buone condizioni nelle quali Shaddock e Bella si trovavano. Erano entrambi molto magri, ma Shaddock era estremamente lucido. «Avevo solo attrezzi da pesca e un kit di sopravvivenza - ha raccontato - È stata molto dura, un calvario difficile, perché non ho mangiato abbastanza per molto tempo. Ora ho bisogno di riposo, e di buon cibo». 

Il marinaio ha spiegato che durante il giorno lui e Bella si riparavano sotto un tendone per proteggersi dal sole ed evitare di sudare, risparmiando acqua. È stato anche importante razionare il cibo con parsimonia, cosa che Shaddock è abituato a fare perché da molti anni sta curando un tumore intestinale con pratiche olistiche, sconsigliate da tutti i medici, che consistono in sostanza nel cibarsi unicamente di cibo crudo. È provato che una corretta alimentazione riduce il rischio di ammalarsi di cancro, ma che non lo cura quando la malattia si manifesta. L’abitudine a mangiare poco e a nutrirsi solo di cibo crudo ha però aiutato certamente Shaddock a sopravvivere nei due mesi passati in mare. Mike Tipton, professore di fisiologia umana ed esperto di tecniche di sopravvivenza, ha confermato che Shaddock è stato in grado di sopravvivere grazie al rigoroso razionamento di cibo e acqua, poiché non vi era alcuna garanzia di quando avrebbe pescato un pesce o raccolto pioggia. «Per uscire vivi da queste avventure - ha detto - occorrono fortuna e abilità». Anche la compagnia di Bella, ha aggiunto Tipton, ha aiutato moltissimo il naufrago ad evitare di sentirsi isolato e abbandonato soprattutto di notte, al buio tra le onde di un mare infinito. «In queste situazioni si vive giorno per giorno - ha detto l’esperto - e penso che la presenza di Bella sia stato l’elemento che ha fatto la differenza contribuendo a creare un’attitudine mentale positiva per non arrendersi e vincere la sfida». Dopo due mesi alla deriva, il peschereccio che in queste ore li sta riportando in Messico sembra una reggia: cabina confortevole, bagno con doccia, un medico, un barbiere, una cuccia per Bella e ancora pesce crudo per Shaddock, ma questa volta a volontà.

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