Israele-Iran, un miliardo di dollari per la guerra di sei ore. Quanto costerebbe un nuovo conflitto (e quali sarebbero i risvolti economici)

Lo ha rivelato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, il quale ha spiegato che per intercettare il 99% dei droni e missili iraniani i costi sono stati altissimi

Israele, ecco quanto è costato respingere l'attacco iraniano e quali sarebbero i risvolti economici di una nuova guerra in Medio Oriente
3 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Aprile 2024, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 17:59

La crescente tensione tra Israele e Iran, culminata con l'attacco missilistico dell'altra notte, pone interrogativi significativi riguardo la sostenibilità economica di un potenziale conflitto prolungato non solo per lo Stato ebraico ma anche per i suoi alleati occidentali, già impegnati su altri fronti come quello ucraino. Quest'ultimo confronto, caratterizzato dall'uso massiccio di droni e missili da parte di Teheran e dall'efficace ma costosissima risposta difensiva di Israele, ha evidenziato una notevole disparità di costi tra le operazioni militari dei due contendenti.

I costi per Israele e le differenze con l'Iran

Mentre l'Iran ha speso circa 30 milioni di dollari per il suo attacco, Israele ha sostenuto costi ben superiori. Secondo le stime, il solo abbattimento dei missili e droni iraniani ha avuto un costo per Israele di oltre 550 milioni di dollari, ai quali si aggiungono le spese sostenute dagli alleati occidentali (Stati Uniti, Francia e Inghilterra) per la difesa congiunta. In totale si toccherebbe il miliardo di dollari di spesa. Lo ha rivelato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, il quale ha spiegato che per intercettare il 99% dei droni e missili iraniani i costi sono stati altissimi.

Questa cifra tiene conto anche dei costi sostenuti per mantenere in volo 100 aerei da guerra israeliani per sei ore.

Troppe spese per tutti

Dal punto di vista strategico e politico, le tensioni con l'Iran rappresentano un dilemma per Israele e i suoi alleati. La risposta militare, benché tecnicamente efficace, porta con sé un notevole onere economico. Inoltre, l'apertura di un nuovo fronte bellico in un periodo in cui l'Occidente è già impegnato in Ucraina potrebbe rivelarsi insostenibile. La dimostrazione di forza da parte dell'Iran, puramente simbolica secondo alcuni analisti, suggerisce che qualsiasi escalation potrebbe facilmente degenerare in un conflitto più ampio, con conseguenze imprevedibili. Gli alleati occidentali, Stati Uniti, Regno Unito e Francia, con un nuovo conflitto su larga scala vedrebbero le proprie risorse economiche decisamente troppe stressate.

Risvolti economici globali

Un conflitto esteso tra Israele e Iran potrebbe avere ripercussioni significative non solo a livello regionale ma anche globale. Le tensioni in Medio Oriente hanno storicamente influenzato i mercati energetici e finanziari mondiali, aumentando l'incertezza e i rischi per l'economia globale. In questo contesto, un ulteriore deterioramento della situazione potrebbe portare a un aumento dei prezzi del petrolio, con effetti a catena sull'inflazione e sulla crescita economica globale. In un periodo di incertezza generale, con le economie ancora in ripresa dalla pandemia e sotto pressione per altri conflitti internazionali, l'apertura di un nuovo fronte in Medio Oriente sembra potenzialmente insostenibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA