L'Iran ha la bomba atomica? Si rischia una guerra nucleare? Ecco a che punto è l'arsenale di Teheran: I possibili scenari

Il futuro dipenderà molto dalla risposta che Israele deciderà di dare all'attacco iraniano

Iran contro Israele, il rischio di un escalation nucleare: a che punto è l'arsenale atomico di Teheran? Ecco i possibili scenari
di Mario Landi
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Lunedì 15 Aprile 2024, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 15:25

Negli ultimi giorni, la tensione tra Iran e Israele ha raggiunto un nuovo apice a seguito dell'attacco iraniano, largamente anticipato e quasi del tutto respinto, che ha tenuto col fiato sospeso gran parte della popolazione mondiale. Ora, da un punto di vista militare la situazione sembra essersi calmata, ma la preoccupazione resta comunque alta. Gli interrogativi sono molteplici. In caso di una risposta di Israele, quali escalation possiamo attenderci? E a che punto è l'arsenale nucleare di Teheran? La paura dell'atomica sta influenzando profondamente le diplomazie internazionali, con gli alleati (Stati Uniti in primis) che stanno esortando Israele alla massima cautela nella risposta, proprio per evitare un tragico sviluppo del conflitto. 

Il programma nucleare iraniano

Da quando, nel 2018, l'amministrazione Trump decise di ritirarsi dall'accordo del 2015 sui controlli sull'energia atomica iraniana, che vedeva coinvolti 5 membri delle Nazioni Unite insieme alla Germania e all'Unione Europea, il programma nucleare iraniano sembrerebbe aver registrato notevoli progressi. Nonostante non ci siano evidenze che l'Iran abbia intrapreso operazioni di assemblaggio di ordigni nucleari (che ha sempre negato di voler costruire), l'intelligence americana ritiene Teheran in possesso di combustibile nucleare sufficiente per almeno tre bombe atomiche. Questo perché, anche se attualmente non possiede armi nucleari, secondo il Wall Street Journal l'Iran sarebbe l'unica potenza al mondo in grado di arricchire l'uranio fino al 60%. Tale scenario rappresenta una minaccia per Israele, con il Primo Ministro Netanyahu che ha più volte richiesto un intervento diretto per eliminarla.

Difficile da abbattere 

In passato Israele ha agito in autonomia per neutralizzare minacce nucleari, come nel caso del bombardamento del reattore di Osirak in Iraq nel 1981.

Tuttavia, l'attuale scenario presenta sfide significativamente più complesse. Senza il supporto diretto di una superpotenza, come gli Stati Uniti, le possibilità di un successo israeliano sono limitate, nonostante il notevole arsenale di cui dispongono. Negli ultimi mesi, mentre Netanyahu era alle prese con Gaza, l'Iran ha aumentato la produzione di droni e missili balistici e ha migliorato i mezzi di difesa antiaerea intorno alle basi nucleari, rendendo qualsiasi tentativo di attacco decisamente più complesso.

I possibili sviluppi 

Il futuro del programma atomico dell'Iran rimane incerto. Da un lato, Teheran potrebbe cercare di mantenere e persino espandere le sue capacità nucleari come forma di deterrenza e di leva negoziale. Lo scontro diretto di questi giorni con Israele riaccende le preoccupazioni di tutti i protagonisti internazionali, che vedono ridursi le possibilità di negoziare in maniera pacifica il divieto di costruire armi atomiche in Iran (come era successo nel 2015). Il futuro dipenderà molto dalla risposta che Israele deciderà di dare all'attacco della notte di sabato 13 aprile e dalle posizioni che prenderanno le principali superpotenze mondiali. 

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