Gli Stati Uniti tornano a schierare nel Nord atlantico la Seconda flotta della Us Navy. La storica forza navale protagonista della Guerra fredda, sciolta nel 2011 e ricostituita nel 2018, è stata per la prima volta dispiegata con breve preavviso al di fuori di un'esercitazione. E ha dimostrato di avere la flessibilità e la reattività necessaria, ha detto il comandante della flotta, il vice ammiraglio Daniel Dwyer su Business Insider.
Guerra fredda? Cosa succede
Ufficialmente non viene fatto alcun collegamento tra questa operazione navale e l'invasione russa dell'Ucraina. Resta il fatto che il compito della Seconda flotta negli anni della Guerra fredda era quello di mantenere aperti i collegamenti nell'Oceano atlantico settentrionale tra gli Usa e l'Europa, facendo da deterrente nei confronti delle navi sovietiche.
La fine delle ragioni che ne avevano determinato la creazione portò nel 2011 a sciogliere la Seconda flotta. Ma la crescita progressiva dell'influenza cinese e il nuovo protagonismo della flotta russa nel Baltico e nell'Artico, suggerì di ricostituirla nel 2018. Ora è tornata a essere operativa, proprio nei giorni della guerra in Ucraina.
The @USNavy's 2nd Fleet surged ships to the North Atlantic this spring to support forces in Europe.
The deployment comes amid heightened tensions with Russia, which has grown more active in the Atlantic.https://t.co/d089bqyVaS— Totalförsvar (@Totalforsvar) May 10, 2022
Con gli stessi obiettivi del passato: mettere in sicurezza l'area dell'Atlantico settentrionale, dai Caraibi all'Artico, assicurare l'accesso al Canale di Panama, garantire la difesa dei collegamenti marittimi tra Stati Uniti ed Europa occidentale. Non meno importante è oggi il controllo dei sottomarini russi dotati di nuove armi a lungo raggio e diventati più attivi nell'Oceano Atlantico fino a non considerare più inavvicinabile la stessa costa degli Stati Uniti.
La Seconda flotta, fa sapere Business Insider in un suo approfondimento, è stata schierata nel Nord Atlantico tra gennaio e aprile. E per la prima volta non si è trattato di un'esercitazione. Per il vice ammiraglio Dwyer è stata dimostrata la capacità degli Stati Uniti di «aumentare il numero delle forze navali pronte all'intervento», schierando navi i cui equipaggi sono addestrati a intervenire senza preavviso e sono impegnati nella difesa degli alleati e dei partner europei. Con questa operazione la Us Navy ha anche cercato di far ambientare navi e marinai in un contesto difficile come quello dell'Artico che presenta condizioni naturali estreme. All'arrivo nell'area delle operazioni a febbraio «gli equipaggi hanno incontrato condizioni meteorologiche a cui non sono abituati» e la flotta ha preso le sue precauzioni in modo da agire efficacemente e in condizioni di sicurezza, ha detto ancora Dwyer a Business Insider: «Ma questo deve far parte dell'esperienza delle navi che sono in grado di operare in aree con cui non hanno familiarità». La Seconda flotta si è anche addestrata con le marine italiane, britanniche, danesi, polacche, tedesche e svedesi nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, conducendo «una gamma completa di missioni marittime».