«Grazie alla generosità della federazione russa, il primo lotto di nuovi carri armati T-90A è entrato in servizio con #UAarmy». Così, su Twitter, il ministero della Difesa ucraino, ha comunicato di aver ampliato i mezzi corazzati a propria disposizione recuperando quelli abbandonati dai soldati russi al momento della loro ritirata dai territori riconquistati dalle forze di Kiev. Una mossa «particolarmente generosa» come la definisce il ministero della Difesa ucraino, dal momento che i russi, per compensare le perdite, sono stati costretti a ripristinare i carri armati T-62 dell’era sovietica, ormai datati e in alcuni casi visionabili solo in alcuni musei. Al contrario, il carro armato T-90 è tra i migliori mezzi corazzati prodotti dall’industria russa.
Il carro armato russo T-90
Composto da un cannone principale con caricatore automatico, il T-90, come spiega Insider, ha un raggio di tiro di cinque chilometri ed è dotato anche di mitragliatrici. Può trasportare fino a tre persone e ha la capacità di raggiungere una velocità variabile tra i cinquanta e i sessanta chilometri orari, a seconda della strada o del terreno su cui si muove. Non è possibile sapere con certezza quanti siano i carri armati T-90 posseduti dalla Russia.
I veicoli e il materiale bellico perso dalla Russia in Ucraina
In particolare, secondo un’analisi di Oryx, sito di intelligence open source e gruppo di ricerca sulla guerra, la Russia, a partire dallo scorso febbraio, ha perso oltre 7mila veicoli e una notevole quantità di materiale bellico comprendente armi e sistemi missilistici. Una stima che comprende anche l’equipaggiamento militare russo che è stato distrutto, danneggiato, abbandonato o prelevato dalle forze ucraine. Le perdite russe includono circa 30 carri armati T-90A e T-90M.
Perché il T-90 è così importante per l’Ucraina
Come spiega l’Economist: «Sequestrare un'arma può fornire preziose informazioni sullo stato della tecnologia militare di un nemico». Pertanto, secondo alcuni analisti, la conquista del carro armato T-90M, la versione aggiornata del T-90A, potrebbe fornire all’Ucraina indicazioni importanti sulla tecnologia militare russa.
L’incapacità da parte dell’esercito russo di distruggere veicoli e armi al momento della ritirata, è un altro segnale delle difficoltà in cui navigano attualmente le forze di Mosca.