Il "grande lavoro" fatto a Bucha non è bastato. Putin, dopo aver premiato il battaglione autore del massacro nella città ucraina, l'ha inviato a combattere nel Donbass, dove la guerra ha raggiunto il suo apice negli ultimi giorni. Secondo l'intelligence ucraina, lo zar li avrebbe spediti deliberatamente a Est, così che scompaiano e non possano testimoniare sugli orrori di Bucha. Ciò che è successo in quella che è diventata una delle città simbolo delle brutalità della Russia, potrebbe infatti essere una prova per l'accusa di crimini di guerra al presidente russo. L'Ucraina aveva pubblicato i nomi degli ufficiali responsabili del massacro di Bucha e Putin sapeva che un giorno avrebbero potuto essere processati e rivelare la portata delle loro atrocità.
Attaccati dai droni ucraini
«Un altro obiettivo del rapido ritorno della 64° Brigata in territorio ucraino è la eliminazione di testimoni non necessari.
Putin li ha inviati al fronte tra Kharkiv e Izyum, dove stanno combattendo feroci soldati ucraini in cerca di vendetta sull'ormai famigerata brigata. Secondo il sito di notizie ucraino Hromadske, la maggior parte dei soldati dell'unità ha protestato contro la loro ridistribuzione subito dopo la loro campagna a Kiev. L'Ucraina ritiene che sconfiggere la 64a brigata sarebbe un'altra enorme vittoria simbolica dopo gli attacchi riusciti in Russia e l'affondamento dell'ammiraglia Moskva.
Butchers of Bucha redeployed to Donbas so 'they don't live to give evidence' https://t.co/5MSaiVUFbP
— Daily Mail Online (@MailOnline) April 27, 2022