Hamas, i bambini rapiti cullati dai terroristi: lo sfregio in video dei neonati israeliani tra ninna-nanna e fucili

Le immagini non hanno però l'effetto sperato. Quei bambini non sembrano fidarsi di quegli sconosciuti armati dentro la loro casa

Hamas, i bambini rapiti cullati dai terroristi: lo sfregio in video dei neonati israeliani tra ninna-nanna e fucili
di Raffaella Troili
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Sabato 14 Ottobre 2023, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 22:55

La ninna nanna dei terroristi, poiché il male non conosce abisso. Uno schiaffo, un boomerang anche, il gusto acre e doloroso del falso. Un bimbo israeliano in pigiama seduto su un tavolo accanto a un fucile, non sembra sorridere anzi, il volto cupo, spaventato, accudito dai miliziani di Hamas, un neonato in braccio a un altro in divisa, il capo chino sulle spalle dello sconosciuto, che gli dà i colpetti sulle spalle, sì quelli che rincuorano, e che spettano alle mamme, ai papà e agli intimi. Quegli adulti assenti che forse hanno appena sterminato. Un video scioccante è stato diffuso da Hamas - la cui autenticità è da verificare - in cui si vedono miliziani armati con in braccio alcuni bimbi israeliani in ostaggio. Un neonato viene cullato in una carrozzina, a un altro sembra stiano allacciando una scarpetta. È in pigiama, si è svegliato ed è spaesato. E solo. L'organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un kibbutz nel primo giorno dell'assalto, sabato 7 ottobre. Quando sono avvenuti le infiltrazioni di massa e il massacro di israeliani anche nei kibbutz a ridosso della Striscia di Gaza. In particolare a Kfar Aza quaranta bambini tra cui neonati in culla sono stati uccisi, alcuni decapitati e bruciati, come mostrato dai soldati israeliani.

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La risposta, macabra più che rassicurante, viene dal video diffuso da Hamas.

Nella case vuote e in disordine, piene di giocattoli e normalità perduta, i terroristi si aggirano senza fretta con i bambini in braccio, come a testimoniare che l'operazione è stata chirurgica e ha risparmiato i minori. Spariti nel nulla, nel migliore dei casi. Le immagini non hanno però l'effetto sperato. Quei bambini non sembrano fidarsi di quegli sconosciuti armati dentro la loro casa. Non c'è traccia di volti familiari. Anche quegli abbracci, quella confidenza incutono timore e hanno il sapore acre e acidulo dello sfregio. Così loro appaiono accaldati, gli occhi lucidi, il neonato in culla non smette di piangere. Quello che forse è il fratellino più grande viene preso anche lui in braccio da un miliziano seduto all'esterno di casa, gli accarezza una spalla ma non sembra rassicurarlo. Sul tavolo, bossoli, munizioni, fucili e acqua. Ma niente appare normale, l'odore di morte è nell'aria, il terrore negli occhi evidente. Su un divano sono seduti due terroristi, altri sulle sedie, altri in piedi, mentre quello con un neonato in braccio è ancora in piedi: tenta invano di farlo smettere di piangere. Lo stringe a sè e al fucile. Agghiacciante. Alla fine provano a "ninnarlo" nella culla, sotto gli occhi dell'altro ragazzino. Che osserva diffidente chi si sta prendendo cura di loro. Nuova scena: eccoli tutti e due in braccio a un terrorista, dal volto coperto, tra i due bimbi anche un fucile. Il video prende una piega propagandistica, va inviato un messaggio. Il neonato piagnucola, il grandicello sembra sotto choc.

 

GLI ULTIMI CIAK

Ultimo atto: il bambino viene fatto sedere sul divano. Ha delle ferite sulla fronte ma forse di quelle che si fanno i bambini da soli. Si sforza di sorridere, è tutto finto, del resto non è un film ma l'atroce realtà. E viene invitato a bere, lui china il capo e obbedisce. È l'ultimo crudele ciak. Come molti altri bambini forse hanno perso i genitori, forse sono ostaggi, forse hanno smesso di vivere. Qualcuno se ancora esiste aspetta di riabbracciarli. Indignazione, rabbia e disgusto si leggono nelle reazioni e i commenti al video sui social: «I nazisti nascondevano i loro crimini di guerra. Hamas li trasmette in diretta streaming»; «quindi questo è: "Ucciderò i tuoi genitori e ti farò da babysitter, mentre gli altri ragazzi nella mia unità stuprano, uccidono, decapitano e bruciano i tuoi piccoli amici"». E ancora: «Immagina di essere la madre di uno di quei bambini...». Immagina.

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